Ecco quali sono le principali innovazioni introdotte da Autolinee Toscane nel suo primo anno di gestione e quelle che ha in mente di realizzare

Un anno intenso quello di Autolinee Toscane, azienda del trasporto pubblico di tutta la regione, che questa mattina ha fatto il punto dei suoi primi 365 giorni di gestione, spiegando le proprie attività e risultati a istituzioni, enti locali, stakeholder, sindacati, mondo della scuola, associazioni e terzo settore.

“È stato un anno pieno di insidie eccezionali, tutte visibili, che noi per primi abbiamo denunciato. Non ci siamo nascosti davanti alle critiche e alle richieste e non siamo stati indifferenti, tantomeno inermi, anzi. Ci siamo messi al lavoro e, seppur in un contesto sfavorevole, i risultati sono stati eccezionali. I numeri parlano da soli, soprattutto quelli delle assunzioni, e va dato atto di questo impegno enorme, anche se, a causa delle condizioni di partenza, non vediamo ancora ovunque il cambiamento auspicato e permangono criticità – dichiara Gianni Bechelli, Presidente di Autolinee Toscane – Ma il futuro che abbiamo davanti non dura un solo anno. È un viaggio lungo 11 anni in cui ci occuperemo del servizio, con lo stesso impegno dimostrato finora. Questa è una strada da fare insieme, con collaborazione e coesione, tra azienda, enti locali e utenti. Solo così sarà possibile dare un servizio efficiente, affidabile e puntuale, come reale alternativa al mezzo privato. Un percorso comune dove la collaborazione sarà indispensabile, perché nessuno, da solo, sarà in grado di rispondere alle sfide del futuro”.

Autolinee Toscane è diventato il nuovo gestore del Tpl della Toscana dal 1° novembre 2021, una azienda unica, entrata al posto dei 22 precedenti gestori, rilevando una situazione critica su bus, immobili e personale. Ma l’azienda ha prontamente risposto mettendo in campo energie, soluzioni innovative e imponenti sforzi economici per garantire il più velocemente possibile un servizio affidabile ed adeguato e, allo stesso tempo, avviare tutti i processi di innovazione, nel rispetto del contratto con la Regione Toscana.

“Abbiamo garantito lo stesso servizio del 2020, con meno uomini e mezzi – commenta Jean-Luc Laugaa, Ad di Autolinee Toscane – Un lavoro aggiuntivo a quello che avevamo preventivato. A condizioni di partenza normali i dati di oggi si sarebbero tradotti in un servizio concretamente migliore. Siamo riusciti ad assumere un conducente al giorno e acquistare un bus ogni due giorni. Abbiamo investito 40 milioni di euro solo nei bus. Abbiamo creato un customer care prima inesistente. Azzerate le code in biglietteria ed avviato nuove procedure industriali per migliorare il servizio. Un impegno enorme che però, date le condizioni, richiede tempo per portare risultati concreti e omogenei” conclude Laugaa

Nel primo anno di gestione Autolinee Toscane ha messo in campo complessivamente 40 milioni di euro per acquistare 200 nuovi bus, in pratica ne ha acquistato uno ogni due giorni, anticipando al primo anno gli investimenti previsti nei primi due, a cui si aggiungono i 60 bus noleggiati dal primo giorno di gestione per rispondere all’immediata necessità legata non solo alla carenza di bus ma anche alle condizioni di quelli ereditati: tra questi infatti 77 erano da rottamare completamente. Nelle nostre 28 officine, dove operano 290 addetti dedicati, sono stati svolti 181.242 interventi di manutenzione, cioè 15.000 interventi mensili, 65 su ogni autobus in media, su un parco mezzi anziano e più suscettibile ai guasti. Anche per questo, come procedura uniformata su tutto il territorio, ogni bus è stato corredato da una scheda con tutti gli elementi per identificare i precedenti e futuri interventi.

Autolinee Toscane ha assunto 312 conducenti dal 1° novembre scorso, a fronte di un gap iniziale di 307 autisti in meno, riducendo ma ancora non annullando la lacuna con cui si è trovata un anno fa. Di fatto è stato assunto un autista ogni giorno, una frequenza che dimostra lo sforzo enorme su questo fronte, grazie alle iniziative e soluzioni scelte. Tra queste la nascita dell’Accademia per conducenti, esperienza, per numeri e percorso, unica in Italia.

Tra gli sforzi anche quello legato al rapporto con i passeggeri e all’accessibilità al mezzo pubblico. Fin da subito hannostrutturato un nuovo sistema di vendita digitale e controllo tramite codice fiscale. La risposta dei toscani è stata eccezionale: 316.070 iscritti al portale, 558.140 abbonamenti, oltre agli oltre 18 milioni di biglietti venduti. Dopo decenni di criticità, per la prima volta sono state azzerate le code alle biglietterie nella fase di avvio del nuovo anno scolastico. In più è stata fatta un’operazione sostenibile – con oltre 200mila tessere non stampate – e comoda per l’utente, che può salire sul bus senza preoccuparsi di portarsi tesserine e abbonamenti cartacei.

Una delle novità, non presenti in questo modo nelle precedenti aziende del TPL, è stata la creazione di ufficio completamente dedicato alle relazioni con l’utenza, e un numero verde, totalmente gratuito, che – aperto e sempre disponibile.

Per il futuro dichiarano: “La prima sfida, ormai nota, è quella di ridurre ed annullare la carenza di conducenti, anche rendendo strutturale l’esperienza dell’Accademia. La seconda è continuare a rinnovare il parco mezzi, anche supportati da fondi nazionali, regionali. Siamo già al lavoro perché, entro il 2025, metà del parco mezzi sarà rinnovato: acquisteremo 1.200 nuovi bus. Significa un investimento di circa 240 milioni di euro. Poi c’è il PNRR e, nel pieno rispetto dei contratti e dei tempi indicati (spesso da Autolinee Toscane anticipati), prevediamo l’introduzione di innovazioni, come un futuro ecosistema digitale per il passeggero, concludere la sperimentazione ed attivare il sistema AVM che consentirà di dare informazioni in tempo reale sui bus in tutta la Toscana e, in accordo con la Regione, introdurre nuove paline elettroniche”.

A partire dal 3 novembre 2022 ha inizio il processo di rebranding che coinvolgerà tutti i punti di contatto tra at e l’utenza. Già da oggi sono visibili le nuove installazioni presso l’autostazione di Santa Caterina e l’Hub di Montelungo a Firenze, oltre ad alcuni mezzi urbani circolanti sulle linee di Firenze.

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