Oltre un mese fa la frana che blocca otto famiglie, strada di Pescaia a corsia ridotta. Sopralluogo del Demanio

E’ ancora ferma la situazione presso la strada Grotte di Pescaia, dove oltre un mese fa (era il 5 gennaio) si è verificata una frana di tufo. E’ quello che è stato effettuato nella giornata di ieri dal personale del Demanio dello Stato, proprietario della porzione di terreno da cui si è staccato il tufo e che quindi deve intervenire per ripristinare la viabilità e la sicurezza del luogo. Sul posto anche la soprintendenza e i tecnici del Comune, anche se questi ultimi non hanno chiaramente competenza, se non per le necessarie pratiche che sono servite per chiudere la corsia di strada di Pescaia vicino alla frana. 

E’ stata fatta una valutazione della situazione per provare a capire almeno come mettere in parziale sicurezza la zona, per riaprire una corsia della strada (e quindi snellire il traffico su un’arteria importante come Pescaia) e anche dar modo alle otto famiglie che abitano in fondo alla via, di fatto rimaste isolate, di avere un accesso più agevole di quello attuale, attraverso la via pedonale che porta al quartiere di San Prospero.

L’iter burocratico non è semplice in questi casi, anche se l’amministrazione comunale, nella zona a qualche centinaio di metri, non più tardi di ottobre scorso in via Esterna di Fontebranda è riuscita a risolvere la questione ben più grave in tre mesi: in quel caso, infatti, erano state evacuate alcune abitazioni, i cui residenti sono poi rientrati nelle case prima dello scorso Natale. La speranza è di riuscire a risolvere la situazione delle Grotte nelle prossime settimane, almeno pensando di innalzare una rete di protezione e permettere, come detto, la parziale riapertura della viabilità.

Al momento la strada di Pescaia rimane percorribile per almeno duecento metri  solo su una corsia, naturalmente a doppio senso di marcia, ma il traffico è spesso ingolfato. A questo si sommano i disagi anche per le otto famiglie che si trovano nella zona e che continuano ad avere difficoltà di accedere alle proprie abitazioni tramite l’auto. 

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