Attacchi alle greggi a Radicofani a poca distanza e in pieno giorno. I cani non riescono ad arginare i predatori

Le vittime dell’ultimo attacco predatorio alle greggi si chiamano Ignazio Delogu e Andrea Giuseppe Poggioninu, pastori a Radicofani. le greggi di questi allevatori distano circa 5 chilometri, l’uno dall’altro.

A darne notizia è il Comitato “Emergenza lupo – Arezzo”.

Ignazio e Andrea Giuseppe sono dei professionisti qualificati, orgogliosi eredi della tradizione pastorale. Conoscono il loro lavoro ma anche i lupi, e hanno sette cani ciascuno a guardia dei loro greggi. “Ma esiste un limite fisico a quella che gli animalisti definiscono “convivenza” con i grandi carnivori. Quando i lupi sono troppi, sono ovunque ed hanno la legittima esigenza di alimentarsi, alla fine trovano sempre il modo di “rapinare” il pastore. A Radicofani, e in molte altre aree rurali toscane e nazionali, siamo arrivati ad una situazione delirante” dice il Comitato.

Ignazio e Andrea Giuseppe hanno subìto, a pochi chilometri l’uno dall’altro, due attacchi predatori quasi simultaneamente.

La mattina del 19 marzo scorso Andrea Giuseppe, come di consueto, munge le sue pecore, finisce l’operazione intorno alla 9 e le manda al
pascolo. Passano poche ore e intorno alle 11 sente grande agitazione fra gli animali: le pecore belano disperate e i cani abbaiano senza sosta.

Andrea Giuseppe si allarma subito e trovandosi a pochi metri dal gregge esce dall’ovile, dove stava finendo di sbrigare il suo lavoro, e vede due lupi correre verso il gregge, uno attacca immediatamente una pecora ferendola, ma i cani riescono a dissuaderlo e rincorrono i due predatori per alcuni chilometri. La pecora di Andrea Giuseppe è stata fortunata ha riportato numerose ferite ma per fortuna è sopravvissuta all’attacco.

Sorte molto peggiore è toccata al gregge di Ignazio. Poco dopo l’ora di pranzo, sempre il 19 marzo scorso, le pecore del pastore si
trovavano al pascolo a pochi metri di distanza dall’ovile, i cani da guardiania erano con loro. Questo non è bastato, un branco di lupi
è penetrato nel gregge e stavolta le vittime dell’attacco sono state otto pecore fra morte e ferite. Una vera e propria mattanza. Ma
non finisce qui per Ignazio e il suo bestiame, lo scorso lunedì 25 marzo, i lupi tentano un nuovo attacco ai danni del gregge al
pascolo, ma per fortuna questa volta i predatori vengono scacciati senza che lascino cadaveri sul loro passaggio.

Due attacchi, quasi contemporanei, a 5Km di distanza, a due reggi di allevatori professionisti.

“Negli allevamenti quando i lupi riescono ad entrare causano una scia di morte, e con le pecore muoiono anche le aziende agricole, le tradizioni, la cultura e soprattutto la libertà di decine di persone” commenta il Comitato.

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