green pass

“Noi non siamo dei pubblici ufficiali, non abbiamo nessuna base legale per chiedere di esibire il pass. Però se serve ad evitare nuove chiusure, ben venga”

Da domani in tutta Italia entrerà in vigore il Green Pass, perciò non sarà più possibile per i non vaccinati, tra le altre cose, consumare i pasti al ristorante all’interno del locale. Ma come funzionerà per le prenotazioni? Toccherà al cliente esibire il pass o al ristoratore chiederlo? Chi farà i controlli? A meno di ventiquattro ore dall’entrata in vigore del decreto, queste e altre domande sembrano, almeno per ora, non avere delle risposte molto chiare.

“Al momento non sappiamo come doverci muovere – afferma Mirko Bracci del Carroccio -, non abbiamo delle direttive, né dall’associazione dei ristoratori, né dallo stato. Non sappiamo se va esibito, se dobbiamo chiederlo noi. Quando effettuo una prenotazione per mangiare al chiuso dovrei chiedere ai clienti se hanno il Green Pass, ma lo posso fare? Io non sono un pubblico ufficiale”.

“Sicuramente le prenotazioni all’interno saranno un problema con il Green Pass – afferma Emanuele Santoro, del ristorante A Casa tua – per esempio sfavorisce quei ristoranti che hanno più posti al chiuso piuttosto che all’esterno. Dovremmo controllare che tutti abbiano il Green Pass, ma non è ancora chiaro come va fatto nello specifico. Lo capiremo passo passo, giorno per giorno”.

A un giorno dall’entrata in vigore del Green Pass non abbiamo delle certezze – continua Bracci -. Per noi sarà un problema, perché dovremo stare attenti già a tante cose e adesso anche a questo, il lavoro diventa sempre più difficoltoso. Tra l’altro questa cosa capita nel momento in cui c’è più gente, visto che in questo periodo si sta lavorando tanto. Anche chiederlo ad uno straniero è complicato, se è in Italia è perché ce l’ha già”.

“Personalmente sono vaccinato con tutte le due dosi – prosegue Brocci -, il punto non è certamente questo. Però nel momento in cui un cliente chiede di mangiare al chiuso io con che criterio posso chiedergli il Green Pass? E’ un documento sanitario? Nessuno al momento ci ha detto nulla, siamo in alto mare. Questa norma ha creato molta confusione. Se mi dicono che sono io a doverlo chiedere a livello legale, anche se non sono un pubblico ufficiale, allora io mi tutelo e lo chiedo, ma al momento io non sono nessuno per chiedere qualcosa”.

“L’obiettivo di questa operazione è comunque quello di essere tutti vaccinati – conclude Santoro – per evitare altre chiusure nei prossimi mesi, se il mezzo può essere il Green Pass ben venga, purché se ne esca da questa storia del Covid”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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