Binella: “Erano i ‘suoi’ ragazzi, e se non gli davano retta Giorgio gli faceva assaggiare le scale del PalaEstra”

Lo abbiamo annunciato con dolore questa mattina: con Giorgio Brenci la Mens Sana Basket perde un grande pezzo di storia.

Sul proprio profilo facebook la Mens Sana Basketball Academy ha ricordato le tappe del grande allenatore: prima allenatore delle giovanili, poi allenatore della prima squadra ed infine ancora con i giovani biancoverdi. Giorgio Brenci subentrò come capo allenatore della Mens Sana al Prof. Ezio Cardaioli nella stagione 1977/78 a dicembre in serie A2, conducendo la squadra alla promozione in A1. Restò nello staff come assistente di Zorzi, che sostituì per una parentesi della stagione 1978/79 in concomitanza di alcuni problemi di salute di Tonino Zorzi. Nella stagione 1981/82 venne di nuovo promosso capo allenatore dopo la retrocessione in A2, e poi l’ultima parentesi da capo allenatore della prima squadra venne vissuta nella stagione 1988/89 subentrando ancora a Cardaioli in serie B e rendendosi protagonista di un’incredibile striscia di 9 vittorie consecutive ed andando ad un passo da una storica promozione in A2 che sarebbe poi arrivata l’anno dopo sotto la guida di Dado Lombardi.

La passione per il basket di Giorgio Brenci è rimasta nel cuore di tutti i mensanini, che lo hanno visto restare anche dopo aver terminato la sua carriera tra i professionisti, per allenare centinaia (forse migliaia) di bambini, ai quali ha insegnato i fondamentali come pochi altri in Italia.

E quando non facevano ciò che voleva, lui gli faceva ‘assaggiare’ la ripidezza delle scale del PalaEstra! – continua il post – Ci lascia un grande allenatore ma soprattutto una grande persona! Ciao Giorgio! R.I.P. Sentite condoglianze alla famiglia“.

“Al mio primo giorno alla Mens Sana nel 1994 Giorgio mi fece fare il giro del palazzetto per spiegarmi tutti gli aspetti organizzativi. Di li a poco sarebbero arrivati i ragazzi per il primo allenamento – ricorda il coach Binella -. Erano i “suoi” ragazzi, li aveva allenati nei due anni precedenti e me li doveva ‘passare’. Quindi mi presenta, dice ai ragazzi che è stato un grande piacere per lui lavorare con loro e che si tratterrà per qualche allenamento per rendere il mio subentro più facile possibile. Inizio l’allenamento e i ragazzi sono un po’ in difficoltà. Ad un certo punto Giorgio mi guarda e mi fa:’secondo me ci starebbe bene un bel giro di ‘scale’, te lo utilizzi questo metodo? Dai retta, fagliele fare vai, non hanno mai fatto male a nessuno, così ti inquadrano subito. E poi ci sono abituati!’“.

“Una notizia molto triste per tutti quelli che dagli anni 70’ fino al 2014 hanno vissuto l’ambiente mensanino. Quando sono arrivato alla Mens Sana era il 2008 e Giorgio fu uno dei primi a mettermi a mio agio – aggiunge Riccardo Caliani -. Lo vedevo come un’icona del basket senese e la sua umanità mi colpì fin dal primo giorno. Allenava i bambini e arrivava sempre prima degli allenamenti, veniva giù da noi e si metteva a chiacchiera. Tante storie, tanti aneddoti, ma soprattutto tanti consigli. Quando la nostra prima squadra giocava in trasferta in Eurolega e lui aveva allenamento in contemporanea mi chiedeva di aggiornarlo costantemente…e se il finale era punto a punto lasciava gli assistenti in campo e veniva a seguire le partite con noi. Poi, qualche anno dopo, Giorgio è stata la mia spalla per le telecronache di Canale 3 Toscana. Tante partite commentate fianco a fianco. La sua competenza rendeva il tutto più interessante, anche se certe volte il suo essere tifoso lo travolgeva e si lasciava andare a qualche parola di troppo.”

Ed è proprio Caliani a regalare un aneddoto riguardo le telecronache di Brenci.

“Non ricordo l’anno, ma Giorgio stava facendo la cronaca di una partita contro Milano insieme a Matteo Tasso. Ad un certo punto Massimo Bulleri inizia a protestare con gli arbitri per una decisione dubbia. E Giorgio non trattiene il suo disappunto con parole non proprio televisive. A fine partita si rende conto di aver detto qualcosa di troppo e quindi mi telefona e pensando che io potessi intervenire sulla registrazione mi dice: ‘Riccardino, fammi un favore…taglia quando ho parlato male di Bulleri via…mi è scappata qualche parola di troppo…’ e io rispondo che purtroppo non potevo farci niente perché la partita era già stata data alla squadra ospite. E lui a quel punto chiosa dicendomi: ‘Va beh pazienza…tanto se l’era meritate…’. L’ultima volta che ci siamo visti è stato in occasione delle partite del College Basketball Tour ad agosto 2019. Ci siamo abbracciati come ai vecchi tempi. Purtroppo non c’è stata occasione di farlo di nuovo. Grande Giorgino…Grazie di tutto! Ci mancherai!“.

Francesca Bonelli Grisostomi
Scrivere sempre, scrivere nonostante, scrivere e basta. ᴄ̴ᴏ̴ɢ̴ɪ̴ᴛ̴ᴏ̴ sᴄʀɪʙᴏ ᴇʀɢᴏ sᴜᴍ

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