Il candidato della Lega interviene sul “caso” del bus proveniente dal Kosovo

“Apprendo con stupore e sdegno che dal 23 agosto, di 54 persone scese da un pullman proveniente dal Kosovo (tabella F del DPCM 7/8/2020) e obbligate a quarantena, 23 di esse hanno raggiunto i propri domicili nel senese (mi risulterebbe Siena 10, Colle Val d’Elsa 3, Poggibonsi 3, Monteroni 3, Sovicille 2, Monticiano 2) senza che le autorità sanitarie abbiano avuto documentazione sulla sottoposizione a test sierologici nelle 72 ore precedenti la partenza, né aver riscontro dell’effettuazione dei test nelle 48 ore successive. Si tratta di un fatto evidente e rilevante riguardo il sistema di controllo deficitario e fallace disposto dal Governo e dalla Regione Toscana, tanto più che mi viene riferito che, quantomeno a Siena, ci fossero richieste del Comune per approntare una tensostruttura di accoglienza all’uopo utilizzabile fino a effettuazione di test covid-19″. E’ la dichiarazione di Riccardo Galligani, candidato capolista della Lega per la Provincia di Siena che aggiunge: “Sono sconcertato dal comportamento profondamente irresponsabile tenuto da queste persone e dalla superficialità con cui vengono gestiti i controlli sanitari. Conto sul fatto che ciascuna amministrazione locale stia mettendo in atto provvedimenti idonei per l’isolamento di queste persone e che siano in grado di rintracciarli nei loro domicili”. 

“Quanto avvenuto mi fa indignare – conclude Galligani -. I cittadini della nostra provincia hanno accettato grandi sacrifici durante il lock-down e anche successivamente… Venire a sapere che la rete dei controlli ha falle così ampie è inaccettabile. Mi piacerebbe che gli elettori tenessero presente che la Lega ha sempre messo al primo posto la sicurezza degli italiani nei suoi programmi”.   

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui