Riccardo Galligani candidato capolista della Lega per la Provincia di Siena interviene sul tema dell’agricoltura

Le grandi aziende agricole senesi durante il lock-down hanno sofferto l’assenza di competitività sui mercati, la mancanza di liquidità e di attenzione ai loro problemi da parte della Regione e oltretutto anche la crescita esponenziale di danni da ungulati. E ora che la ripresa deve iniziare, esse si trovano prive di interventi efficaci a sostegno dalla Regione e dallo Stato.

C’è un tessuto economico che ha saputo investire e rinnovarsi nel nuovo secolo e ha scelto decisamente la strada dell’alta qualità facendo investimenti che la crisi ora sta minacciando. Sono preoccupato.

La nuova Regione a guida Ceccardi dovrà gestire le risorse e gli strumenti normativi privilegiando chi effettivamente è trainante per il comparto agricolo.

E’ il pensiero e l’impegno che si assume Riccardo Galligani, candidato capolista della Lega per la Provincia di Siena.

“Gli interventi messi in campo fino ad oggi dalla Regione  – sostiene Riccardo Galligani – hanno spesso riguardato piccole realtà territoriali e produttive. Alla luce della necessità di sostenere in modo più ampio tutto il comparto agricolo, ritengo opportuno che la Regione aggiunga un valore premiante e incentivante per tutte le altre aziende che sono in grado di raggiungere obbiettivi d’eccellenza e che hanno accettato la concorrenzialità dei mercati”.

“Ho avuto – aggiunge il capolista Lega – un confronto franco e costruttivo con Alessandro Cinughi de Pazzi, attuale presidente del Consorzio Agrario di Siena e in precedenza presidente dell’Unione Agricoltori. Comprendo meglio come l’eccessiva burocratizzazione e la farraginosità dei Piani di Sviluppo rurale portino spesso le aziende che partecipano ai bandi a non rientrare nelle graduatorie di quelle finanziabili per un meccanismo di attribuzione dei punteggi che non premia quelle più produttive e che sono insediate sul territorio da moltissimi anni; non comprendo invece i criteri per cui aziende senesi debbano pagare contributi quattro volte maggiori al Consorzio di bonifica rispetto le grossetane”.

“Non è questo il modo – conclude Riccardo Galligani – per tutelare le eccellenze senesi. Mi auguro di poter proseguire una volta insediato in Regione il proficuo colloquio avviato con gli agricoltori senesi”.  

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