Negli ultimi giorni il presidente del Consiglio Comunale ha iniziato una sua personale “battaglia” sui bagni pubblici, gestiti da Sigerico

Evidentemente il clima elettorale già si fa sentire, così come la (per adesso) divisione nell’attuale maggioranza che governa la città, con i partiti di centrodestra (più il riformista Marzucchi) da una parte (quella di Montomoli) e l’area civica dall’altra (con Castagnini).

Una situazione che rischia di incappare in qualche contraddizione. La prima che rileviamo è quella che riguarda Marco Falorni. Ormai politico più che navigato (fra i banchi dell’opposizione per svariati anni, candidato anche a sindaco), è nella sala del Capitano del Popolo come rappresentate (autorevole) di Impegno Civico, ma partecipa alle riunioni del centrodestra come rappresentante (e candidato alle scorse elezioni nazionali) dell’Udc.

Negli ultimi giorni è anche di lotta e di governo. Infatti ha iniziato una sua personale “battaglia” sui bagni pubblici, gestiti da Sigerico, guarda caso società partecipata al cento per cento dal Comune di Siena e presieduta (per ora) da Massimo Castagnini. “Per favore – scrive sui social assieme a una foto di un cartello sugli orari dei bagni -, mi aiutate a capire quando sono aperti questi gabinetti comunali? Forse un solo giorno al mese (ma quando? Come fa la gente a capire quando c’è il mercatino? E in ogni caso… cogli l’attimo…)? Oppure tutti i giorni, con orario diverso fra estate e inverno? Fatemi sapere, grazie”.
Domande che, però, visto il ruolo amministrativo (è presidente del consiglio comunale, una carica remunerata e per certi versi equiparabile a quella di un assessorato, con un ruolo importante e specifico per il consiglio comunale) e politico (è in maggioranza convintamente dal 2018) dovrebbe rivolgere a se stesso più che ad altri. Non abbiamo notizie – ma potremmo sbagliarci – di sue contestazioni fin qui su bagni pubblici e quant’altro, compreso quando il Comune e l’attuale amministrazione, di cui fa parte (e nella parte della maggioranza), decisero di affidare la gestione dei bagni pubblici a Sigerico, perlatro dopo averne ristrutturato due (San Domenico e Beccheria) a suon di eurini.

Ma Falorni rincara la dose anche oggi: “Giustamente – scrive con annessa foto anche nella giornata odierna – al Tartarugone e all’inizio di via del Sole ci sono le indicazioni per raggiungere i gabinetti pubblici. Senonché, arrivati a destinazione, si scopre che gli stessi sono aperti solo un giorno al mese, e non si sa neppure quale. Perfino il buon vescovo di Canterbury ci sarebbe rimasto male. Qualcuno mi contesta di occuparmi di questioni apparentemente di dettaglio. In verità, per una città d’arte come Siena, parcheggi e gabinetti pubblici sono i servizi più importanti per la soddisfazione dei turisti”. Insomma di lotta e di governo.

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