Ipotesi fine marzo. Partiti in subbuglio per le candidature: Marrocchesi Marzi per il centrodestra, Rossi per il centrosinistra?

Nell’ultimo Dpcm le elezioni suppletive a Siena per la sostituzione di Pier Carlo Padoan erano state fissate “entro il 20 maggio”. Una fra di Matteo Salvini nella giornata di ieri (“A Siena si vota a marzo”) ha messo in subbuglio le forze politiche in città, perchè significherebbe di fatto un mese di campagna elettorale o poco più. Un anticipo rispetto alla data del Dpcm o addirittura a quella delle amministrative di giugno (che potrebbero essere spostate a ottobre, anche se pare impossibile che anche le suppletive subiscano questo slittamento).

In ogni caso le forze politiche sono chiamate a stringere per i candidati. Il centrodestra deve ufficializzare Tommaso Marrochesi Marzi, ma la scelta è già avvenuta. E’ la Lega a proporre e le altre forze, Fratelli d’Italia e Forza Italia, appaiono sostanzialmente d’accordo, manca solo il passaggio ufficiale.

Più in confusione il centrosinistra, a partire dalle alleanze. Se l’ipotesi di Giuseppe Conte candidato per Pd, Leu e M5s è durata poche ore, si è rafforzata invece quella della candidatura di Enrico Rossi per Pd e Leu (più difficile che riesca a raccogliere anche il “si” del M5s), mentre alla fine Italia Viva potrebbe andare in solitaria con Stefano Scaramelli?). Resta comunque possibile la candidatura del segretario provinciale del Pd Andrea Valenti e quella del capogruppo in consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli, ex assessore di Rossi. E resta da capire cosa farà il Movimento Cinque Stelle.

Pier Carlo Padoan, presidente designato di Unicredit, ha lasciato a novembre il seggio del collegio Toscana XII dove, non senza faticare, era stato eletto nel marzo 2018. Il collegio racchiude i comuni della provincia di Siena esclusa la Valdelsa e cinque comuni nella Valdichiana aretina. Dove, peraltro, il centrodestra è in maggioranza.

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