Agrturismo baccoleno Asciano Siena
La foto erroneamente utilizzata da Decanter per parlare di brunello di Montalcino e raffigurante l'Agriturismo Baccoleno nel comune di Asciano. - Fonte Decanter.com

A commettere l’errore una delle riviste di vino più famose al mondo, Decater.com. Ad accorgersi dello sbaglio solo la Pro Loco di Asciano.

Il Brunello di Montalcino è sicuramente un marchio che fa conoscere Siena e la sua provincia in tutto il mondo. Appena un mese fa vi avevamo detto che era il “rosso più presente nella Wine List USA”. Ad inizio anno, il Consorzio del Brunello si era mobilitato per sostituire il dimissionario direttore Fontana, trovando al suo posto il nuovo direttore nella figura di Machetti.
Di Brunello di Montalcino si parla in tutto il mondo, ma questa volta Decanter, una delle riviste enograstronomiche più influenti al mondo, ha commesso un errore non da poco.

Cosa è successo…

In questi giorni la nota rivista britannica ha pubblicato sul suo sito l’articolo “Brunello di Montalcino 2018: Premio per l’eleganza”. L’articolo, scritto da Olivia Mason, riporta la classifica de “i 15 Brunello di Montalcino 2018 con i migliori punteggi del DWWA 2023″. Fin qua nulla di strano ed è vero. Peccato che l’articolo è stato rappresentato con il noto agriturismo “Baccoleno” nel comune di Asciano, quindi nulla a che vedere con Montalcino e con il Brunello.

Per fortuna che a difendere, e spesso far vivere, i piccoli borghi e paesi di provincia ci sono le Pro Loco. In questo caso, a vigilare e segnalare prontamente l’errore, con un commento sotto al post Facebook della rivista, è stata soltanto la Pro Loco di Asciano.

Le conseguenze di un errore…

Per così poco penserete. E’ vero, nessuno è perfetto, tutti sbagliamo nel fare il proprio lavoro ed errare è umano. Tutto vero. Nel 2023 però, comunicare bene con le immagini è diventato quasi più importante che farlo con le parole. Ed ecco che le Crete Senesi vengono associate alle colline della Val d’Orcia da una delle riviste più importanti del settore del vino. Errore che, oltre a provocare un d’anno d’immagine al Brunello stesso, provoca un danno d’immagine ai due Comuni in questione: il Comune di Montalcino ed il Comune di Asciano.

In tutto questo però, cosa fanno i Comuni?
Una cosa è il Comune di Montalcino, riconoscibile per le vigne di Sangiovese che impreziosiscono il territorio; un’ altra il Comune di Asciano, immerso nel cuore delle Crete Senesi.
Entrambi orgoglio del territorio toscano, fanno delle loro specifiche peculiarità il punto di forza per essere apprezzati in Italia e all’estero.
Queste errate associazioni però non sono nuove e sono già successe in passato in alcune pubblicità di auto e con noti influencer.

Poco tempo fa infatti, a cadere in errore è stata Belen Rodriguez. La showgirl argentina, che si trovava nelle campagne senesi per una pubblicità, indicò come “Val d’Orcia” il famoso Site Transitorie di Jean-Paul Philippe, luogo incantato dove a Luglio 2022 si è esibito Ludovico Einaudi.
Chi dovrebbe quindi vigilare sull’immagine delle proprie bellezze naturali? Come possono difendersi i comuni? Quanto i Comuni sottovalutano questi “malintesi” e non capiscono quanto siano dannosi per l’immagine dei loro territori e quindi per il loro turismo?
Ma soprattutto, come mai nessuno a Decanter si è accorto che nella foto del loro articolo non c’è neanche un vigneto anche se l’argomento è il Brunello di Montalcino?

Sotto l’immagine dell’accaduto

Francesco Benincasa
Nato a Siena il 5 Marzo 1993. Grazie alla web radio del mio paese ho intrapreso la strada di speaker, conduttore e telecronista da oltre 10 anni. Una delle mie più grandi passioni è riuscire a raccontare lo sport del territorio che mi circonda.

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