Il sindaco di Siena scrive al presidente Rossi e ad Anas: “Autopalio in sicurezza”

Due lettere per chiedere che Siena esca finalmente dall’isolamento infrastrutturale. E’ quelle che ha scritto il sindaco di Siena Luigi De Mossi al presidente del consiglio Giuseppe Conte, al ministro delle infrastrutture Paolo De Micheli e ai verti della regionale Toscana, Anas e Ferrovie. Completare al più presto la Siena-Grosseto da una parte, mettere in sicurezza la Siena-Firenze e implementare le tratte ferroviarie dal capoluogo toscano alla città del Palio dall’altra. Un modo per rilanciare la città e il territorio, anche dal punto di vista turistico e quindi economico.

A Conte e a De Micheli il primo cittadino chiede la possibilità di parificare la Siena – Grosseto al ponte Morandi per quanto riguarda la sburocratizzazione delle procedure per i cantieri. “In considerazione dell’eccezionale clima di emergenza – scrive De Mossi – determinato dalla pandemia e dai lunghi anni trascorsi per il completamento della E78 Grosseto-Fano, vi chiedo se gli ultimi lotti (9 e 4) possano usufruire delle agevolazioni, in termini di appalti, legati alla vicenda del ponte Morandi a Genova. Tutto ciò al fine di consentire un più agile deflusso e favorire il turismo interno, anche per recarsi presso le coste del basso Tirreno che potrebbe incrementare e implementare l’economia sia della mia città che di tutte le zone costiere”. Per il ponte Morandi sono state previste, fra le altre cose, agevolazioni per gli imprenditori locali, oltre a tutte quelle previste nel così detto “decreto Genova”.

A Enrico Rossi, presidente della Toscana e a Vicenzo Ceccarelli, assessore alle infrastrutture, oltre che ai vertici Anas (che ha competenza per la Siena-Firenze), De Mossi chiede invece “informazioni in ordine allo stato manutentivo del raccordo autostradale Autopalio e in particolare se sussistano le condizioni di sicurezza per l’attraverso dei numerosi cavalcavia che si trovano su tutto il percorso”. Nella missiva il sindaco di Siena prosegue chiamando in causa le ferrovie: “Nel caso in cui non vi siano certezze che la strada, i ponti e i cavalcavia non garantiscano gli adeguati standard di percorrenza agli attuali canoni di sicurezza, si chiede fin da ora che le ferrovie provvedano a incrementare il numero delle corse sulla tratta ferroviaria Siena-Firenze, senza fermate intermedie per consentirne l’arrivo da e per Siena con costante e sicura percorrenza”. “Tutto ciò – ricorda Luigi De Mossi – indipendentemente dall’esistenza di un piano di manutenzione sul detto percorso, poiché la sicurezza delle strutture si declina sull’attualità”.  

Alessandro Lorenzini
Da bambino c’è chi sogna di fare l’astronauta, il calciatore, il pompiere. Io sognavo di fare il giornalista, forse influenzato dalle mie letture, dalle mie canzoni, da qualche film visto al cinema o in tv. Fra mille difficoltà sto provando a portare avanti il mio sogno, con trasparenza e umiltà, mettendoci la faccia (e la firma). Sono nato e vivo a Siena, in una città problematica, ma magica, che ti scaccia e ti abbraccia, che ti allontana e ti spinge a tornare, come una sorta di elastico, in un legame comunque inscindibile per sempre.

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