“Liberi di camminare”: dodici tappe per un totale di circa 300 chilometri da Siena a Roma sulla via Francigena, un progetto per testimoniare solidarietà ai malati di sclerosi o semplicemente per stare in compagnia o fare una passeggiata

Dodici tappe, circa trecento chilometri da percorrere a piedi: partenza da Siena il 26 agosto, arrivo previsto il 7 settembre a Roma. E’ “Liberi di camminare”. Creato da Asd Rosa Running Team e da Lamu Libera Accademia del Movimento Utile in associazione con Se Vuoi Puoi, “Liberi di Camminare 2020” è dedicato alla raccolta fondi per la ricerca a favore della sclerosi multipla.

Lo scopo è, tra gli altri, di dimostrare che i limiti della patologia si possono superare  anche praticando attività sportiva, corretta e supervisionata, e tramite un gesto semplice e naturale come il  cammino per raggiungere il benessere fisico, favorire l’inserimento e l’integrazione nella società e come supporto psicologico insostituibile, aumentando la sicurezza e l’autostima del paziente.

“Quest’anno vogliamo e dobbiamo camminare in Italia – dicono gli organizzatori – Desideriamo riportare l’attenzione al territorio nazionale, ad uno dei cammini più belli d’Europa che nulla ha da invidiare al ben più noto Cammino di Santiago. Il tratto italiano della Via Francigena percorre il paese da Nord a Sud, attraversando borghi e città di straordinaria bellezza. Per infondere anche attraverso questa iniziativa un  segnale di Ri-partenza e Ri-nascita per tutti”.

Il programma. Dopo aver salutato Brescia il 24 Agosto, Maria Luisa Garatti, Presidente di Se Vuoi Puoi, in compagnia di alcuni associati e sostenitori partirà per raggiungere Siena dove il 26 Agosto inizierà il loro cammino. Lungo le tappe  saranno lieti di accogliere chiunque desideri unirsi a loro, per condividere e sostenere il messaggio di “Liberi di camminare”, fino a raggiungere Roma il 7 Settembre, con meta l’Istituto Superiore della Sanità per consegnare una richiesta di progetto sociale per promuovere la pratica sportiva come farmaco naturale da affiancare alle cure farmacologiche. 

“Nessun grande risultato – dicono ancora gli organizzatori – può essere infatti raggiunto dal singolo. Solo grazie alla partecipazione di tutti è possibile dare forza al progetto, alla sua mission e alla sua comunicazione”.

Le tappe sulla Via Francigena.

24 Agosto: Saluto alla città di Brescia 25 Agosto: Arrivo a Siena

26 Agosto: Siena > Buonconvento (35 km)
27 Agosto: Buonconvento > San Quirico d’Orcia (21,5km)
28 Agosto: San Quirico d’Orcia > Radicofani (33 km)
29 Agosto: Radicofani > Acquapendente (25,5 km)
30 Agosto: Acquapendente > Bolsena (23 km)
31 Agosto: Bolsena > Montefiascone (17 km)
1 Settembre: Montefiascone > Viterbo (18 km)
2 Settembre: Viterbo > Vetralla (18 km)
3 Settembre: Vetralla > Sutri (24 km)
4 Settembre: Sutri > Campagnano (27 km)
5 Settembre: Campagnano > Isola Farnese (22 km)
6 Settembre: Isola Farnese > Roma (19 km)

7  Settembre: Istituto Superiore della Sanità, Roma 

Da anni il Rosa Running Team, impegnato su tutti i fronti podistici, realizza anche progetti sociali che vedono protagoniste persone con patologie e disabilità a cui viene offerta l’opportunità di partecipare a grandi eventi sportivi internazionali. Manager del team è Gabriele Rosa, medico sportivo, preparatore atletico, 78 anni e un palmares infinito nella bacheca degli atleti allenati (20 ori ai campionati del mondo, 11 maratone di New York, 19 medaglie olimpiche, 8 record del mondo, su tutti probabilmente quello che Wanjiru fece vincendo la maratona olimpica di Pechino del 2008). Che dice di avere la più grande soddisfazione “quando arrivano al traguardo i miei atleti speciali”. L’aggettivo “speciali” il 78enne Rosa l’ha tradotto in parecchi modi diversi: down, ospiti di San Patrignano, diabetici, mastectomizzate, emofiliaci, parkinsoniani.

“La corsa fa benissimo – ha detto a Repubblica.it – e chi può la faccia, ma il cammino è più vantaggioso perché permette di gestire anche piccoli problemi di salute e migliora le condizioni generali, oltre a essere alla portata di chiunque. E poi rappresenta la storia dell’uomo: le grandi migrazioni hanno permesso alla specie umana di diffondersi ovunque e di popolare il pianeta”. Si partirà da Siena e si faranno 12 tappe in altrettante città, “stiamo studiando per ognuna di questa qualcosa in collaborazione con le locali associazioni contro la sclerosi. Attraverseremo borghi e città di straordinaria bellezza per condividere e comunicare un messaggio di speranza per coloro che soffrono di questo male e contemporaneamente infondere un segnale di ri-partenza e ri-nascita per tutti. Forse è anche perché sto invecchiando, ma camminando vediamo il mondo con lentezza, possiamo paesaggi meravigliosi che ci confortano anche in momenti difficili, facendoci riscoprire il piacere del vivere”.

Questo progetto, poi, di Rosa è un po’ il figlio, nel senso che nasce dalla collaborazione con una delle sue atlete “speciali”, la bresciana Maria Luisa Garatti, fondatrice dell’associazione Sevuoipuoi, che raggruppa runner malati di sclerosi multipla. Lei in primis, una tosta, se è vero che definisce la malattia come “la fortuna maggiore che mi potesse capitare. Mi ha fatto capire chi mi vuol bene e chi no. Mi ha restituito la voglia di vivere fino in fondo, finché si può. E mi ha dato la spinta per iniziare a correre, andando oltre i limiti che pensavo di avere. Anche se ogni giorno mi sento stanca e spossata, come se avessi uno zaino di 20 chili costantemente sulle spalle, so che c’è una vita da vivere, ci sono corse da fare, obiettivi da raggiungere, sorrisi da trasmettere”. Sarà fatta una raccolta fondi anche attraverso il sito Retedeldono e alcuni sponsor.

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