I ragazzi e le ragazze dell’associazione studentesca Cravos a Firenze, primo appuntamento di una mobilitazione per il diritto alla casa

Anche Cravos ha preso parte alla cosiddetta ‘protesta delle tende’, la mobilitazione degli studenti per il diritto alla casa. I ragazzi dell’associazione universitaria senese hanno piantato le tende in strada oggi a Firenze in Viale Lavagnini, davanti allo studentato privato ‘Social hub’, preso simbolicamente di mira perché “rappresenta quello che non vogliamo diventi il modello di welfare toscano” ha dichiarato Samuele Picchianti, membro di Cravos Siena e presidente del Consiglio studentesco dell’Università di Siena.

“Siamo qui a protestare perché vogliamo opporci al decreto housing universitario che stanzia 660 milioni di euro non per gli enti pubblici ma per i privati. – Ha detto Picchianti -. Sappiamo ad esempio che il dsu Toscana avrebbe bisogni di fondi per ristrutturare e mettere a norma le residenze pubbliche, con i posti letto che mancano e diminuiscono di anno in anno”.

Temi che non sono nuovi all’associazione, che da più di un anno ha fatto delle battaglie per il diritto allo studio e contro l’housing universitario il proprio tratto distintivo. “Quando termineranno i fondi Pnrr da cui questi 660 milioni sono stati stanziati, sarà la discrezionalità di ogni governo al momento di ogni legge di bilancio a decidere quanti fondi stanziare per il diritto alla casa degli universitari. – Ha proseguito Picchianti -. Si deve capire che la solidità delle strutture pubbliche non può essere sostituita dalla volatilità degli studentati privati”.  

L’associazione universitaria senese ha ottenuto un incontro a Roma al Ministero dell’Università il 25 maggio, data in cui Cravos dichiara di voler chiedere anche una mobilitazione degli studenti dell’UniSi, per un presidio sotto al ministero durante l’incontro dei funzionari con una delegazione. “Il problema del caro affitti è emerso grazie alle mobilitazioni universitarie, ma riguarda tutti. – Incalza Picchianti -. Il fenomeno della gentrificazione delle città è accentuato, con il centro sempre più inaccessibile a studenti e cittadini e riservato ai turisti e alle attività, danneggi anche lo stesso tessuto sociale cittadino. In Toscana sicuramente questo meccanismo avviene già a Siena, Pisa e Firenze”.

“Per risolvere il problema degli affitti chiediamo la riconversione immediata di edifici pubblici e privati abbandonati, una regolamentazione degli immobili sfitti. Inoltre, vogliamo la messa in discussione della legge 431 1998 e quindi della liberalizzazione del mercato degli affitti. Se la casa è un diritto lo stato deve poter intervenire sulla durata e sul costo degli affitti, stabilendo almeno per determinate zone della città un costo massimo dei canoni – ha concluso Picchianti.

Un video della protesta di Cravos a Firenze.

Eleonora Rosi
Sono una giovane studentessa della facoltà magistrale di Lettere, maremmana di nascita, ho lasciato l'Argentario da quattro anni per vivere e studiare a Siena. Mi interesso di politica, ambiente e attualità, con il proposito di capire e raccontare la cronaca di un territorio tanto antico e ricco di storia quanto vivo e vitale come quello senese.

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