Pallecchi: “Cancellata una discriminazione incomprensibile per i circoli Arci”

Il nuovo emendamento al Decreto-legge approvato nella giornata dell’11 marzo che permette la somministrazione di cibi e bevande anche ai Circoli del Terzo Settore ha suscitato la soddisfazione della Presidente provinciale di Arci Siena aps.

Dopo mesi di battaglie e di mobilitazione dei circoli Arci in tutta Italia a cui hanno partecipato anche molti circoli del territorio della provincia di Siena, è stata finalmente cancellata una discriminazione incomprensibile e ingiusta che in questi mesi ha colpito duramente e penalizzato il mondo dell’associazionismo impegnato nella promozione culturale e sociale. – commenta Serenella Pallecchi, Presidente provinciale di Arci Siena aps – Adesso i nostri circoli potranno somministrare alimenti e bevande come gli altri esercizi commerciali e tornare a svolgere il loro ruolo di presidio sociale in molti territori, nel rispetto delle norme di sicurezza anti Covid-19 e delle disposizioni nazionali per contrastare la diffusione del contagio”.

L’emendamento consente, infatti, alle strutture ricreative e culturali, compresi i circoli Arci, di somministrare, nelle zone bianche e gialle, alimenti e bevande nel rispetto delle norme applicate per le attività commerciali della categoria.

“Il risultato raggiunto ieri alla Camera, per il quale ringrazio le forze politiche, i parlamentari e le parlamentari che si sono impegnati in questa battaglia di giustizia – aggiunge Pallecchi – rende giustizia ai circoli Arci che, in molte realtà, sono punti di riferimento sociali per le comunità locali, anche in provincia di Siena. La loro riapertura nelle zone bianche e gialle, e per questa fase straordinaria, per la somministrazione di alimenti e bevande non è, però, un punto di arrivo della mobilitazione messa in campo fin dall’inizio della pandemia”.

La Presidente provinciale conclude così il proprio intervento, ricordando che “i nostri circoli e le loro attività di promozione sociale e culturale sono stati duramente colpiti dalla crisi, con attività sospese e sedi chiuse che non hanno fermato, però, le utenze da pagare. Ci attendono ancora mesi duri e difficili, in attesa di capire se arriveranno i fondi previsti dal decreto Ristori bis e nuove possibili misure anti Covid-19. Per questo motivo, non abbasseremo la guardia e chiederemo misure adeguate per tutelare e far vivere tutte le realtà associative del Paese”.

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