Ancora rallentamenti per i lavori sulla “Via Nova”, dopo Colle Alta: non si vede la fine del cantiere

Sono stati completati nei giorni passati i lavori di rifacimento dei manti stradali della SS 68 in località Le Grazie, nel tratto urbano della strada.

Si tratta infatti della parte stradale le cui manutenzioni spettano all’ente comunale, e l’amministrazione si è impegnata per completare questo importante accesso di Colle per tutto il flusso da ovest. Una tappa importante di un programma di asfaltature che investirà anche altre importanti vie della città.

Poco si muove invece sulla “Via Nova”, sempre statale 68 ma nel tratto di “variante” tra Colle Alta e Colle Bassa.

Il semaforo presente è ormai causa quotidiana di numerosi rallentamenti, tali che molti preferiscono allungare il tragitto e passare dalla via delle Lellere, recentemente trafficata come non mai. Rendendo Colle Val d’Elsa, nelle ore di punta, una città difficoltosa e lenta.

Tra l’altro l’area interessata, adesso fruibile a senso unico alternato, presenta le caratteristiche del pericolo in sè, in quanto insiste proprio presso un tornante, la cui visibilità è limitata.

Il fermo è dovuto al fatto che è in corso il cedimento di una parte della collina, e il suo consolidamento non è certamente un’operazione facile.

Sono passati decenni da quando, nel Dopoguerra, fu realizzata questa strada, la quale ha portato il traffico fuori da Colle alta.

Una scelta contestata, che ha liberato la città storica, ma inevitabilmente affossato molte attività che in passato erano presenti.

Se questa strada “Nova” è in realtà già vecchia, negli ultimi anni c’è chi ha ipotizzato anche una nuova “Variante di Colle”, più moderna, per collegare il flusso proveniente dalla statale lato Volterra, lato Casole e pure lato San Gimignano, verso l’Autopalio senza ingolfare Colle. Ipotesi che non hanno mai visto la luce, per l’abitudine, tutta locale, di non trovare l’accordo sul tracciato definitivo.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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