Era il 5 marzo 2021 quando arrivò lo stop: dopo molti interventi, la risalita per Colle alta è ancora ferma

Ormai una cosa è certa: l’impianto di risalita del Baluardo non riaprirà prima delle elezioni. Sarà la prossima amministrazione quindi a doverci mettere mano.

Non è stato più aperto infatti, dopo esser stato chiuso il 5 marzo del 2021, tra revisione, sostituzioni e collaudi. Una chiusura quindi che la settimana prossima “compirà” tre anni consecutivi, anche se in precedenza l’ascensore veniva comunque chiuso per periodi più o meno prolungati.

Molti gli stop and go negli ultimi anni, con annunci che davano la riapertura ormai per prossima, senza però giungere a conclusione.

Nell’agosto 2023 l’ultimo investimento fu di 150 mila euro per gli ultimi lavori che avrebbero dovuto accompagnare la riapertura. Eppure negli ultimi tre anni si parla di circa 300 mila euro di lavori, purtroppo insufficienti per far tornare operativa l’opera

Un impianto che, nato nel 2006, è entrato nella vita dei colligiani in maniera importante, tanto che oggi la chiusura comporta disagi e sofferenze da parte dei cittadini di Colle alta, in particolar modo di Castello. Questo perchè la città storica presenta numerosi problemi di mobilità, tipici dei paesi medievali, e l’impianto di risalita era un toccasana, un aiuto fondamentale per i residenti meno giovani.

Anche per il turismo, in quanto invogliava non solo la visita di Colle alta dei visitatori, ma anche uno scambio reciproco di flusso tra cittadini, mentre in precedenza l’unica direttrice era…dall’alto verso il basso.

Inaugurato nel febbraio 2026, l’impianto collega via Meoni al Baluardo di Colle Alta e rappresenta ormai da tempo un servizio per i cittadini, oltre che un importante strumento per la rivitalizzazione commerciale e turistica della città. Il progetto fu redatto dalla Società Syntagma di Perugia con la consulenza dell’Atelier Jean Nouvel.

Realizzato all’interno di un vecchio rifugio antiaereo, costruito durante la seconda guerra mondiale, è stato oggetto di problemi causati anche dalla presenza di una umidità importante.

Che fine farà quindi? Sul fronte civico non manca chi vorrebbe non solo riaprirlo velocemente, ma anche realizzarne altri due, considerando evidentemente lo strumento fondamentale per collegare le “due città”.

Intanto le candeline che saranno simbolicamente spente martedì, saranno sopra una torta piuttosto amara, considerando i disagi per un tempo non ben definito in cui sono costretti i soggetti più fragili e anziani, abitanti di una Colle alta che non vorrebbe arrendersi.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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