Dopo il rinvio, lo scorso maggio, gli organizzatori lavorano per un’edizione di Ciclomaggio in autunno: un mese di performances, convegni e spettacoli dedicati a Tommaso Landolfi

È stata una primavera senza Ciclomaggio: l’evento letterario, organizzato da alcuni studenti del polo umanistico dell’Università degli Studi di Siena, ha visto saltare il suo storico appuntamento di maggio a causa delle restrizioni legate all’emergenza Coronavirus. Gli organizzatori, però, non hanno mai smesso di lavorare per permettere alla manifestazione di andare in scena in autunno – nella speranza che la situazione sanitaria lo permetta.

“Da nove anni, Ciclomaggio anima la vita studentesca e cittadina con un mese di performances, convegni e spettacoli dedicati a un autore del Novecento italiano – afferma Iwan Paolini, studente magistrale del corso di Lettere Moderne presso l’Università di Siena e tra gli organizzatori di Ciclomaggio – Negli anni abbiamo avuto ospiti importanti, come Patrizia Valduga, nota poetessa italiana, mentre in questa edizione contiamo di avere con noi Antonio Prete, tra i più importanti critici letterari contemporanei. Uno dei principali obiettivi dell’evento, oltre a favorire l’incontro con grandi autori della nostra letteratura, è creare una rete di connessione fra gli studenti e i valori che hanno da offrire alla città e la città stessa“.

“Stiamo lavorando per ri-organizzare Ciclomaggio: gli appuntamenti sono in programma dal 16 ottobre al 6 novembre, Covid-19 permettendo – aggiunge Valeria Potenza, da poco laureata in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Siena e da tre anni nel team organizzativo dell’evento – Quattro momenti, il giovedì e il venerdì, che andranno in scena in vari luoghi della città, dall’Università per Stranieri di Siena al Rettorato. Occasioni per entrare in contatto con l’opera di Tommaso Landolfi, autore forse poco conosciuto dal grande pubblico, tra i più prolifici del Novecento, che ha giocato con la lingua italiana e che non ha lasciato intentato nessun genere letterario, dalla narrativa  al teatro, dalla critica alle traduzioni”.

Dopo l’edizione 2019 dedicata a Pier Vittorio Tondelli e alla pirotecnica generazione degli anni ’80, infatti, l’edizione 2020 condurrà il pubblico nell’imprevedibile e surreale mondo di Tommaso Landolfi. “Riscoprire l’opera landolfiana significa lasciarsi avvolgere da una prosa conturbante che catapulta, senza chiedere il permesso, nel lato più ombroso della realtà – aggiunge Iwan Paolini – fra i cupi segreti che nascondiamo sotto i nostri tappeti . Vuol dire insomma abbandonare la confortante quotidianità e gettare un occhio nel lato oscuro della luna”.

In attesa di vivere a pieno questo mese di approfondimento artistico e letterario, gli organizzatori di Ciclomaggio portano avanti diverse rubriche sui social: tutorial di cucina, podcast, quiz e tanto altro. Perché la letteratura non è soltanto nei libri: la si può ritrovare in tutto quello che ci circonda.

“L’augurio è che, in un momento storico tanto fragile, tutto ciò sarà possibile dal vivo – concludono gli organizzatori – Ciclomaggio ha come obiettivo la riscoperta e la valorizzazione di un autore del Novecento italiano, ma senza l’incontro e il dibattito tutto ciò non è possibile“.

Ecco il video con le interviste a due degli organizzatori di Ciclomaggio, Iwan Paolini e Valeria Potenza.

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