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L’appuntamento di oggi del ChimicAstro ci ricorda che è possibile viaggiare nel tempo: è sufficiente osservare il cielo

“Una delle cose che mi ha sempre affascinato osservando il cielo è che guardando gli innumerevoli oggetti astronomici che custodisce, è possibile viaggiare nel tempo e ammirare eventi di migliaia o addirittura miliardi di anni fa” si è confidato il ChimicAstro.

“Questo è dovuto al fatto che l’universo è vastissimo. Il solo Universo cosiddetto ‘osservabile’ ha un diametro di circa 93 miliardi di anni luce. E la velocità con cui la luce ci porta informazione dagli oggetti che stiamo osservando è, seppur ragguardevole (circa 300.000 km al secondo), molto piccola rispetto all’immensità del cosmo”.

“Partendo dalla nostra ‘casa’, ovvero dal sistema solare, quando osserviamo la Luna, la vediamo come era circa 1.3 secondi fa. Mentre la luce del Sole ci arriva in ‘differita’ di circa 8 minuti, visto che è lontano dalla Terra circa 150 milioni di chilometri”.

“Guardando fuori del sistema solare, la stella più vicina al Sole è Proxima Centauri, distante circa 4 anni luce. Quindi la luce che vediamo oggi ce la mostra come era 4 anni fa. Ma siamo ancora nel ‘giardino di casa’ del cosmo”.

“Se, per esempio, prendiamo l’oggetto più distante dalla Terra osservabile in cielo già a occhio nudo, il viaggio nel tempo inizia ad essere piuttosto lungo. La galassia di Andromeda, infatti, che si trova nell’omonima costellazione, si mostra ai nostri occhi come uno sfuocato puntino la cui luce raggiunge le nostre pupille dopo un viaggio di circa 2,5 milioni di anni. Per capirci la luce che osserviamo è partita dalla galassia di Andromeda quando ancora non c’era nessun uomo sulla Terra (visto che le prime forme di Homo sapiens sono apparse intorno a 200.000 anni fa)”.

“Per spingerci ancora più indietro nel tempo mi viene in mente la Supernova SN 2013bj. Scoperta a Montarrenti dagli Astrofili Senesi nel 2013 e ‘distante’ circa 370 milioni di anni, pari al tempo che la luce ha impiegato per raggiungere il telescopio dell’Osservatorio Provinciale. A quel tempo, sulla Terra era in atto una grande fase di transizione e gli anfibi si stavano trascinando fuori dalle acque usando le pinne come zampe alla conquista delle terre emerse”.

“Ancora più lontano, pari a 2 miliardi di anni luce, è il lampo gamma osservato sempre da Montarrenti il 9 ottobre 2022. Questi eventi estremamente energetici si verificano durante la fusione di buchi neri, stelle di neutroni o quando una stella estremamente massiccia collassa in un buco nero. Due miliardi di anni fa, la Terra era più o meno a metà della sua vita e compariva per la prima volta nell’atmosfera terrestre un elemento che, insieme al Carbonio di cui vi ho parlato due settimane fa, è anch’esso fondamentale per la vita, ovvero l’Ossigeno“.

“Per andare più lontani nello spazio e nel tempo è necessario utilizzare i telescopi spaziali. Come ‘Hubble‘ e il ‘James Webb Telescope‘, che si trovano in orbita terrestre per minimizzare il disturbo che esercita sulle osservazioni l’atmosfera terrestre. Una delle fotografie più famose ‘scattate’ da Hubble è l”Ultra Deep Field‘, ovvero il ‘Campo Ultra Profondo‘ dove si vedono galassie formatesi 800 milioni di anni dopo il Big Bang. Data l’età stimata dell’Universo di circa 13,7 miliardi di anni, significa che la luce delle galassie osservate hanno impiegato quasi 13 miliardi di anni per raggiungere il telescopio spaziale. Tredici miliardi di anni fa il Sistema Solare non esisteva e chissà se era nata la stella da cui il Sole si è successivamente originato.

“La prossima volta che vi chiederanno se è possibile viaggiare nel tempo la vostra risposta non
potrà che essere: ‘Sì, osservando il cielo’”.

Giacomo Guerrini, il ChimicAstro, resta a disposizione per domande, curiosità e richieste di approfondimento sui suoi profili social: Facebook, Instagram e Twitter/X. E sul blog il ChimicAstro.

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Immagine 1: Fonte: Wikipedia

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