fonte: https://www.exploratorium.edu/eclipse/2024-total-solar-eclipse-guide

Il ChimicAstro – Giacomo Guerrini – approfondisce il tema di attualità per gli astrofili e non solo: l’eclisse totale di Sole di lunedì 8 aprile 2024

“Domani, lunedì 8 aprile, sarà un giorno memorabile per gli appassionati di astronomia di tutto il mondo – ha esordito con queste parole il ChimicAstro -; infatti, si verificherà uno degli eventi più affascinanti e ricercati, e che giustifica anche viaggi in altre nazioni e altri continenti: sto parlando dell’eclisse totale di Sole“.

“Quella di lunedì 8 aprile, purtroppo, è un’eclisse preclusa alla vista dall’Europa (se non in piccola parte e solo come parziale negli stati nord occidentali come Groenlandia, Irlanda, Islanda, Spagna e Portogallo)”. Nell’immagine qui sotto il percorso dell’eclisse totale di Sole.

Immagine 1 – Percorso della totalità (fonte: https://www.exploratorium.edu/eclipse/2024-total-solar-eclipse-guide)

“L’eccezionalità dell’evento è dovuta al fatto che questa eclisse di Sole si verificherà durante il massimo di attività del Sole (di cui abbiamo parlato lo scorso 21 Gennaio). Sarà, quindi, possibile, per gli studiosi, osservare ancora meglio la fuggente corona solare, ovvero lo strato più esterno e caldo dell’atmosfera della nostra stella” ha proseguito Giacomo Guerrini.

Immagine 2 – La corona solare durante un’eclisse totale (fonte: https://physicsworld.com/a/the- enduring-mystery-of-the-solar-corona)

Ma cos’è e come si verifica un’eclisse?

“Citando la definizione che possiamo trovare anche su Wikipedia si tratta di ‘un evento ottico-astronomico che avviene quando un qualsiasi corpo celeste, come un pianeta o un satellite, si interpone tra una sorgente di luce, ad esempio una stella o un corpo che brilla di luce riflessa, e uno dei due corpi celesti sopracitati. Il secondo corpo quindi, entra nel cono d’ombra o di penombra del primo'”.

Le eclissi di Sole si verificano quando il nostro satellite naturale, la Luna, si frappone tra il Sole e la Terra, proiettando sulla superficie di quest’ultima il suo cono d’ombra. In questi casi la Luna sarà nella fase di ‘nuova’ e non potrà trovarsi che in questa fase. Non aspettatevi un’eclisse di Sole con la Luna al primo quarto!”

Immagine 3 – Geometria dell’eclisse di Sole

“Inoltre, la Luna e il Sole hanno una particolarità che rende possibili le eclissi di Sole. La Luna, infatti, è circa quattrocento volte più piccola e altrettante volte più vicina alla Terra rispetto al Sole. Permette, quindi, la copertura completa del disco stellare”.

Ma…ci sono delle eccezioni.

“Infatti, come ricorderete – ne abbiamo parlato nell’appuntamento del 14 gennaio -, la distanza tra la Terra e il Sole non è costante. Varia di circa il 3% tra il perielio (minima distanza) e l’afelio (massima distanza). Questo fa sì che sia più probabile osservare un’eclisse totale quando il diametro apparente del Sole è più piccolo. Cioè quando la Terra si trova in prossimità dell’afelio.

“Per questa ragione le eclissi sono più frequenti in estate quando la Terra è alla massima distanza dal Sole. Ma non è tutto. Infatti anche la distanza tra Terra e Luna è variabile tra un massimo (apogeo, massima distanza) e un minimo (perigeo, minima distanza)”.

“Le condizioni ideali per un’eclisse di Sole, quindi, sarebbero di un Sole ‘piccolo’ per Terra all’afelio e Luna al perigeo alla sua massima grandezza apparente. Quando il diametro apparente della Luna non è sufficiente a coprire tutto il disco del Sole si ha un altro tipo di eclisse, detta anulare, durante la quale, al massimo dell’eclisse, si ha un anello luminoso sul Sole detto anche, un po’ prosaicamente, ‘anello di fuoco’”.

Immagine 4 – Eclisse anulare (fonte: Corriere.it)

“Altra particolarità delle eclissi è che non vengono mai sole, ma in coppia. Un’eclisse parziale o totale di Sole sarà sempre seguita o preceduta da un’eclisse totale, parziale o penombrale di Luna. Sebbene queste ultime siano meno spettacolari delle eclissi di Sole, sono comunque interessanti da osservare. E si possono ammirate da una porzione molto più ampia della Terra rispetto allo stretto percorso di totalità di un’eclisse solare”.

Nel caso delle eclissi di Luna è la Terra a frapporsi tra il sole e il nostro satellite, proiettando la sua ombra su di essa e conferendole un caratteristico colore rosso. Molto meno evidenti sono le eclissi penombrali di Luna. Cioè quando il nostro satellite attraversa la fascia di penombra proiettata nello spazio dal nostro pianeta. Durante le eclissi lunari la Luna sarà in fase ‘piena’. E come per le eclissi di Sole (che avvengono solo con la ‘Luna nuova’), potrà trovarsi solo in questa fase”.

Immagine 5 – Geometria dell’eclisse di Luna (fonte: https://www.geopop.it/eclissi-parziale-di-luna/)

La prossima eclisse che sarà visibile a Siena

“Purtroppo da Siena anche l’eclisse penombrale di Luna, che è avvenuta lo scorso 25 marzo, non è stata degna di nota né per la magnitudine (solo una piccola percentuale del disco lunare è entrato nel cono di penombra), né per l’orario (circa le 6:00 del mattino), né per le circostanze (la Luna era molto bassa ed è tramontata con l’eclisse in corso)”.

“Per finire, se questo articolo ha ispirato la vostra voglia di ammirare un’eclisse totale di Sole sarà meglio che prepariate le valigie: la prossima sarà visibile da Siena solo il 6 luglio 2187, mentre se vi accontentate di una parziale basterà attendere il 29 marzo del 2025. Per domande, curiosità e richieste di approfondimento contattatemi su FB, IG, Twitter/X, sul mio blog o all’indirizzo mail ilchimicastro@gmail.com“.

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