“Violati valori dell’insegnamento. Ci aspettiamo inoltre che anche un Partito serio prenda seri provvedimenti”

La Lega è intervenuta sul caso della professoressa del Bandini candidata con il Partito Democratico che ha mandato una mail istituzionale con la richiesta di essere votata:

“Non si può non reagire al gesto di quella insegnante, che candidata nella lista del PD, invia una missiva ad allievi e famiglie. Non si tratta di ‘ingenua volontà di mettersi al servizio della collettività’, come dice quando lei, goffamente, cerca di riparare. Un docente sa di essere un modello per i propri allievi, lo sa dai suoi studi, lo tramandano egregiamente i classici, per pura citazione, Seneca e Cicerone. Lo sa perché è insito nel ruolo insegnante: ‘trasmette e plasma i valori’ influenza la formazione sociale perché, nel suo esercizio, ‘dirige il cosa e il come tramandare, sfrutta ignobilmente il ruolo preminente di persona acculturata ed esperta'”. 

“Sfrutta quella soggezione di chi sa di essere in posizione subalterna, soggetto alle sue valutazioni nella carriera scolastica. Lo fa senza veli per creare quella condizione di clientelismo tipico della cultura di sinistra, ben radicata nelle menti senesi, quando promette vantaggi per quel singolo istituto scolastico. Lo fa violando, prima norme morali e poi giuridiche, appropriandosi indebitamente degli elenchi degli allievi dell’istituto superiore Bandini, per fini personali, estranei agli scopi della scuola. Lo fa usurpando il nome dell’istituto. Lo fa rubando uno strumento istituzionale. Ci chiediamo cosa ne pensano in primis gli allievi e le famiglie, vittime strumentali di fini e velleità personali. Ci chiediamo cosa ne pensino i colleghi colpiti nella categoria di tale vergognoso esempio. Ci chiediamo cosa ne pensi il Dirigente Scolastico deputato a guidare l’indirizzo socio educativo dell’istituto, dal quale mi auspico, anzi esorto, determinazioni esemplari per salvaguardare l’integrità della scuola. Ci chiediamo cosa ne pensi il Garante della Privacy,  e il quantum delle sanzioni da assumere”.

“Inoltre cosa ne pensi il Ministro dell’istruzione e del merito prof Giuseppe Valditara?? E no ‘cara Prof’ respingiamo al mittente le scuse postume, lei non è stata sprovvedutamente ingenua lei ha scientemente diretto l’azione dolosa sapendo di compiere gravi violazioni, sapendo che anche con una marcia indietro avrebbe comunque raggiunto il suo obiettivo di influenzare! Lei è colpevole e basta! Diciamo no ad un’istruzione esplicitamente politicizzata. Ci aspettiamo inoltre che anche un Partito serio prenda seri provvedimenti nei suoi confronti. Non è strumentalizzare è difendere il buon insegnamento ai nostri alunni“.

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