“Vogliamo una Casa della Salute dove il cittadino venga ricevuto e trovi una risposta ai propri problemi, siano essi sanitari o sociali”

La Cgil ha commentato la situazione legata alla Casa della Salute di Fontebecci.

“Non solo nell’incontro formale – afferma la Cgil -, ma anche nel confronto pubblico on line organizzato dal Comitato di Partecipazione della SdS Senese sulla Delibera di costituzione della Casa della Salute, la Usl Toscana Sud Est ha riconosciuto quanto da noi rivendicato sul rispetto di corrette relazioni sindacali e la disponibilità a riattivare insieme alle SdS/Zone Distretto i tavoli previsti a livello territoriale su alcuni temi importanti: dislocazione delle case della salute, previsione di ulteriori  posti letto per cure intermedie, verifica difficoltà nelle aree interne disagiate ed infine cronicità e non autosufficienza. Con il varo del Pnrr si aprirà doverosamente anche il confronto sull’utilizzo dei fondi europei e le co-progettazioni”.

“Dove non è stato fatto alcun passo in avanti – continua la Cgil – è invece sul merito dell’organizzazione della neonata Casa della Salute di Fontebecci. Le risposte fornite dalla USL Toscana Sud Est e dalla Zona Distretto Senese non hanno chiarito i nostri dubbi, anzi hanno aumentato la nostra contrarietà, tanto che abbiamo richiesto la verifica sull’aderenza della Delibera rispetto all’atto di indirizzo regionale agli Assessori Bezzini e Spinelli, all’Osservatorio Regionale sulle Case della Salute e alla Direzione Diritti di Cittadinanza e Coesione Sociale della Regione”.

Continueremo quindi la nostra battaglia – prosegue il sindacato – affinché si costruiscano su tutto il territorio provinciale le Case della Salute rispettando le regole indicate nelle norme di indirizzo regionale: una struttura polivalente dove il cittadino venga ricevuto e trovi una risposta ai propri problemi, siano essi sanitari o sociali, uno spazio dove al malato cronico, spesso anziano e non autosufficiente, non gli si prescriva solo una richiesta di visita specialistica o di accertamento diagnostico ma dove venga preso concretamente in carico da un team multi professionale (medici, assistenti sociali, infermieri domiciliari, specialisti) che predisponga un Piano di Assistenza Individuale (PAI) con controlli programmati ed assistenza domiciliare se necessaria”.

Questa è la Casa della Salute per cui lottiamo – conclude la Cgil -, ben diversa da quella aperta a Fontebecci dove il paziente dovrà andare per richiedere una ricetta per poi correre al Punto Insieme di Pian d’Ovile qualora necessiti anche di assistenza sociale o recarsi al Policlinico Le Scotte per effettuare una visita specialistica! Forse è per evitare questi disagi che al piano terra della Casa della Salute di Fontebecci è stato collocato un Centro Medico privato dove operano ben 56 specialisti che saranno ben lieti di aiutare i pazienti! Consideriamo inaccettabile questa mescolanza di pubblico/privato nello stesso edificio e continueremo a chiederne l’eliminazione”.

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