Il general manager di BrainControl, Alessandro Tozzo: “Riconoscimento che ci rende orgogliosi del lavoro svolto fino ad ora”

Fresco di nomina Alessandro Tozzo, general manager del marchio BrainControl, si dichiara entusiasta del traguardo raggiunto dal suo team per essersi posizionato tra le venti migliori realtà italiane operanti nel settore dell’Intelligenza Artificiale.

“Questo riconoscimento ci rende orgogliosi. Siamo una realtà giovane e piccola, che negli ultimi anni ha messo in piedi un nuovo marchio rivedendo la personalità del progetto e cominciando a lavorare per ottenere risultati più importanti” così commenta il manager dell’azienda senese il riconoscimento da parte della rivista Fortune Italia, testata che celebra ogni mesi imprese e imprenditori da portare a modello.

“Ci siamo spesi molto per far capire a chi ancora non ci conosceva quali erano i nostri ‘credo’ e quale è la strada che abbiamo deciso di intraprendere – prosegue -. Essere chiamati da una rivista di tale spessore e vedere pubblicato il nostro brand sulle sue pagine è stato un perfetto riconoscimento al lavoro svolto fino ad ora”.

Alessandro Tozzo, General manager BrainControl

Dal 2010 il percorso di BrainControl ha trovato qualche ostacolo “essendo una azienda piccola abbiamo avuto delle difficoltà a reperire fondi necessari per portare avanti la nostra ricerca – prosegue Tozzo -. Un’impresa che produce innovazione tecnologica ovviamente, ha bisogno del giusto sostegno economico per mantenere e istaurare rapporti di collaborazione con le università e gli altri enti. Non è stato facile poi, data la specificità del settore in cui operiamo – aggiunge dispiaciuto -, costruire un gruppo di lavoro completo a causa della mancanza di figure adeguatamente qualificate”.

Una startup a disposizione del prossimo e che, come dichiarato sulla loro pagina web, si avvale della tecnologia per portare beneficio a prescindere dalle persone: “Spesso l’Ai viene vista con sospetto, magari associata a quelle immagini un po’ futuristiche – sorride -, ma nel nostro caso il ruolo che la tecnologia ha è di aiutare soggetti con limiti motori a svolgere determinate azioni in maniera più rapida e precisa possibile. L’Ai possiamo paragonarla ad un bambino – spiega -: noi siamo come il suo maestro e lei immagazzina e riconoscere ciò che gli viene insegnato. Noi come BrainControl abbiamo messo a punto un software che da la possibilità di comunicare anche a chi solitamente non riesce tramite i canali ordinari”.

“Abbiamo messo sul mercato BrainControl BCI, software capace di captare le onde cerebrali generate dal movimento immaginato dei pensieri ‘decodificabili’ del paziente – dichiara Tozzo -. Poi abbiamo sviluppato BrainControl Avatar, un’alter ego robotico che si muove tramite comandi da remoto che permette a qualsiasi utente con abilità ridotte di visitare musei, spazi ed eventi”.

Un’assistenza che permetterà alle persone affette da gravi patologie che impediscono i loro movimenti di tornare a comunicare con dispositivi sempre più all’avanguardia, vedendosi così accorciate le distanze con la realtà esterna.

BrainControl Avatar su Rai1 ospite del programma “Oggi è un altro giorno”

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