Avvicinamento alla prima partita casalinga del campionato di Serie A2 Old Wild West 2022/23 che vedrà contrapposte Umana San Giobbe Chiusi e Tramec Cento domenica 9 ottobre alle ore 18

Sul parquet dell’Estra Forum di Chiusi andrà in scena il terzo confronto nella storia delle due società. In entrambi i precedenti è arrivata la vittoria per la San Giobbe e in entrambe le occasioni i due punti significarono traguardi prestigiosi. La vittoria a Cento (73-81) consegnò la qualificazione alla final eight di Coppa Italia, quella a Chiusi (90-77) i playoff con quattro giornate di anticipo. La partita, arbitrata dai signori Wassermann, Nuara e Marzo sarà visibile in esclusiva con abbonamento su LNP Pass. A presentare il primo match dell’Umana San Giobbe nel girone rosso il capo allenatore di Chiusi, Giovanni Bassi. 

Tanti alti e bassi con Nardò. Cosa è mancato in particolare?

“Mancanza di costanza nei quaranta minuti. Abbiamo approcciato malissimo, poi abbiamo fatto un buon secondo quarto con il quale ci siamo rimessi in partita. Da quel momento tanti alti e bassi sia tecnici che emotivi ma l’aspetto che mi ha lasciato maggiormente l’amaro in bocca è di aver perso anche la partita dell’intensità e del coraggio e questo non deve mai succedere. Le partite si possono perdere ma dal punto di vista della presenza dobbiamo essere diversi”.

Una situazione fisiologica? 

“Gli alti e bassi tecnici sono normali e lo saranno per un po’. La squadra deve trovare le sue gerarchie, le zone di comfort e non avendo un vissuto insieme tutto quello che facciamo è nuovo. In questo momento riusciamo ad essere compatti solo per determinate parti di gare e allenamenti”.

Arriva Cento, che sta dando prova di essere una delle migliori del girone.

“Secondo me, al momento, la più forte. E da un certo punto di vista meglio così perché proveremo ad avere una reazione e a giocare una partita emotiva diversa rispetto a Nardò. Sappiamo che sarà molto complicata; hanno un roster di alto livello, un grande allenatore, un sistema di gioco offensivo e difensivo molto organizzato e di grande qualità. Tutti gli ingredienti per giocare una grande partita, per cercare di superarci. Sappiamo di essere inferiori per numero e mezzi però vogliamo rendere la vita difficile a Cento e soprattutto ritrovare spirito e orgoglio”.

Quali differenze rispetto alla Cento affrontata lo scorso anno?

“Molto più completa in ogni ruolo sia a livello fisico che di qualità pur avendo mantenuto un sistema di gioco che già era notevole lo scorso anno. Adesso gli interpreti non necessariamente sono migliori ma sono più profondi e hanno anche un mix tra esperienza e talento che li porta a giocare una pallacanestro bella da vedere”.

Quale può essere la chiave? 

“La chiave sarà ritrovarci dal punto di vista emotivo, mi ripeto. In più dovremo giocare per tutto l’arco della gara una partita di alto livello fisico, provare a rompere i loro meccanismi offensivi e in attacco avere un numero di palle perse molto basso”.

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