Lo spettacolo che debutta nei teatri nel 2019 è oggi apprezzato in tutta Europa

Se è vero che l’Arte è immortale, si può dire che con essa lo diventi anche il genio che la crea, e questo il Balletto di Siena lo sa bene visto che dal 2019, anno in cui vide il proprio debutto, Fellini, la dolce vita di Federico continua a calcare le scene dei teatri di tutta Italia ed Europa riscuotendo applausi dal grande pubblico. Il titolo creato da Marco Batti, ispirato alla vita ed alle opere di uno dei più amati registi del Cinema italiano, torna nelle prossime settimane sui palcoscenici del nordest italiano: Cividale del Friuli, Gemona e Sacile. Sulle musiche di Nino Rota, queste repliche vedranno nei ruoli principali i Primi Ballerini del cast originario Filippo Del Sal (nel ruolo del titolo), Giuseppe Giacalone (Zampanò da La Strada) e Chiara Gagliardo (Sylvia de La dolce vita) accanto a Elena Badalassi, ballerina solista (Gelsomina da La Strada).

In occasione dei quarant’anni dalla morte di Nino Rota e dei cento anni dalla nascita di Federico Fellini, il Balletto di Siena nel 2019 ha voluto celebrare il genio di queste due figure chiave del Cinema e della cultura italiana. Al centro la figura di Federico Fellini, narrata sulle musiche dei compositori che maggiormente hanno musicato i suoi più noti titoli, Nicola Piovani e, ovviamente, Nino Rota. Filo conduttore del balletto saranno i personaggi principali dell’intramontabile La Strada del 1954, nei quali la stessa Giulietta Masina, moglie e musa del regista riminese, affermò di rivedere Fellini: Gelsomina, la sua giovinezza; il Matto e l’imperterrita volontà di intrattenere e divertire, infine Zampanò, versione cinematografica e saturata di un Federico ormai adulto. Il balletto rivive quindi Fellini nella sua completezza, accompagnando il pubblico attraverso La Strada e le brevi immagini di altri film felliniani, da Amarcord a I Vitelloni fino all’iconico La dolce vita, tutti nati gomito a gomito con Rota. La marcia di 8 e mezzo, inno dell’onirico e ruvido fellinismo, non può mancare in questo viaggio che introdurrà il pubblico nell’immaginario di uno dei più acclamati registi italiani di sempre. 

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