Le posizioni di Italia Viva Area Senese in merito alle aree cani e l’importanza della prevenzione per la possibile contaminazione da dengue

Italia Viva Area Senese torniamo ancora una volta sull’annoso e mai risolto problema delle condizioni delle aree di sgambamento di Siena, che ora diventa di primaria importanza e necessario nell’ottica della prevenzione di possibile contaminazione da dengue. A parlare la Delegata Eugenia Guarnieri.

“In città vivono sempre più anziani che per la maggior parte decide di prendersi cura di un cane per compagnia e dare uno scopo alle giornate. Purtroppo, complice anche l’età, è difficile usufruire delle aree che necessitano di un mezzo per raggiungerle per cui devono adattarsi alle poche presenti in città, che sono raggiungibili a piedi”. Continua Guarnieri: “Ho fatto un giro per vedere in che stato sono e purtroppo ho constatato che sono, a dir poco vergognose. Ce ne sono alcune in cui manca completamente la recinzione, altre dove qualche paletto in legno simula un recinto, altre ancora talmente invase da erbe e piante che sono irraggiungibili e ancora aree piene di buche e pantano, impraticabili e pericolose. Soprattutto, specie in alcune non vi è alcun controllo e con una frequentazione poco raccomandabile”.

“Ora io chiedo per tutti i cittadini e spesso anche per i turisti che chiedono dove poter portare un po’ i loro cani a sgambare, nessuno degli addetti ai lavori si rende conto dei pericoli che possono rappresentare? Malattie portate da animali che si annidano nell’erba alta e possono provocare complicazioni anche mortali, ristagni di acqua e pantano che sono l’habitat ideale dove proliferano le zanzare, incidenti provocati da cani che non hanno reti di protezioni e vanno anche sulle strade in mezzo al traffico, rischio di cadute per le persone a causa dei terreni accidentati”.

“Tutto questo senza considerare che in quasi tutte manca l’acqua e per la maggior parte non sono prati ma greppi incolti e spesso mancano anche cartelli di segnalazione”.

“Come Italia Viva Area Senese continueremo a tornare sul tema per un adeguamento delle aree di sgambamento che, per essere definite tali, deve avere dei requisiti ben specifici a norma di legge” conclude il comunicato.

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