Geanrmoly

Piancastagnaio, Asti e Legnano le sue piazze, incantando sempre per la sua classe

Alcune notizie rimbalzano di voce in voce, senza comunicati ufficiali, ed esplodono senza filtri sulle pagine social.
Così accade da circa un giorno riguardo la notizia della scomparsa di Genarmoly, l’ultimo purosangue del sogno Palio. Nel mondo fuori da questo microcosmo è una notizia che potrebbe sembrare inutile, ma la cultura e l’amore per i cavalli della piccola comunità del Palio non può far scorrere questa mancanza senza un ricordo.
Piancastagnaio, Asti e Legnano le sue piazze, incantando sempre per la sua classe.

Salito alle cronache con i nomi più svariati, nato in Irlanda nel 2009 da Roman Emperor e Geniume Charm è portato in Italia da Devis Grilli per poi passare a Valter Pusceddu, Genarmoly ha rappresentato l’ultimo baluardo del purosangue nel mondo del Palio, non solo grazie alle sue vittorie ma anche e sopratutto per la sua attitudine da cavallo atleta. La sua ultima apparizione a Legnano, un giro di pista di onore in occasione di un premio a lui dedicato durante il Memorial Favari del 2022.

Grazie a lui hanno esultato Voltaia e Borgo a Piamcastagnaio, San Paolo ad Asti, San Martino e La Flora a Legnano. In coppia perfetta con il suo allenatore Bighino, accopiata da sogno con Mulas, impeccabile con Gavino Sanna. Ci sono due fantini però con cui Genarmoly con la sua potenza ha oltrepassato più volte il muro del suono, trasformando alcuni attimo della sua carriera in poesia.

Con Giosuè Carboni, insieme vittoriosi prima in Voltaia e nell’ultimo successo della Flora, in una corsa in cui, ad un certo punto, Genarmoly fece capire a tutti di essere ancora un leone e che quella pista dove essere ancora una volta sua.

Poi con Andrea Mari. Quel Palio sotto il diluvio per San Martino e l’altro, in Sant’Ambrogio, la corsa che inauguro’ il tempo del non sappiamo. Il passaggio di alcune piazze all’angloarabo ha poi lasciato a Genarmoly Legnano come unico palcoscenico. Si chiude adesso un capitolo importante della storia recente della provincia e tanti piccoli racconti  personali che intorno alle sue vittorie si sono intrecciati. Compresi i ricordi e la mancanza di qualcuno.

(Foto in evidenza di Gabriele Forti)

Eleonora Mainò
Nata sotto il segno dei pesci. Narratrice di storie di polvere e provincia e uomini di cavalli. "L'aria del paradiso è quella che soffia tra le orecchie di un cavallo" ( proverbio arabo)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui