“E’ una stagione un po’ turbolenta, ma stiamo dando il massimo per concludere al meglio il campionato e far contenti i tifosi”

Il Siena ha chiesto il rinvio della gara contro la Sangiovannese dopo che è stata riscontrata una nuova sospetta positività all’interno del gruppo bianconero. Mentre la sfortuna continua a perseguitare la Robur, stamattina l’allenatore bianconero Alberto Gilardino ha partecipato alla presentazione delle uova di Pasqua della Lilt in qualità di testimonial. Al termine dell’evento il mister si è fermato ai nostri microfoni per spiegarci l’importanza dell’iniziativa della Lilt e per raccontarci il suo rapporto con i colori bianconeri.

“Sono molto felice di essere qui oggi alla Lilt – afferma Gilardino – perché è una struttura dove si fa prevenzione. All’interno ho letto una cosa che mi ha colpito, ‘prevenire è vivere’. Anche se stiamo facendo una battaglia contro il Covid non dobbiamo scordarci di tutte le altre malattie che ci sono e che esistono. Prevenire è fondamentale, per cui ci tenevo a presenziare qui oggi e rappresentare l’Acn Siena in questa iniziativa benefica”.

Tra l’altro all’interno di una delle uova, oltre alla classica sorpresa, i tifosi bianconeri potrebbero trovare un altro regalo: “All’interno di un uovo ci sarà una lettera – spiega il mister – e il fortunato che la troverà vincerà una maglia autografata da me, una cosa in più che può far felici i tifosi della Robur”.

Del resto, quello tra Gilardino e il Siena è un grande rapporto, destinato probabilmente a durare a lungo: “Qui a Siena sto veramente molto bene, ho un legame forte con la gente e con questa maglia. Mi piacerebbe poter vincere con questi colori, rappresenterebbe per me un sogno. Ma adesso c’è da pensare a queste ultime tredici partite con la speranza di poter tornare a giocare il prima possibile e finire nel migliore dei modi il campionato”.

Prima di diventare l’allenatore del Siena, nel corso della sua carriera da calciatore, Gilardino ha affrontato molte volte la Robur in Serie A e già a quei tempi era rimasto molto colpito dalla squadra bianconera: “Siena è sempre stata una piazza difficile – dice l’ex campione del mondo -, affrontarla da giocatore era molto complicato, era una squadra che lottava sempre. E’ stata per tanto tempo in Serie A e lottava per non retrocedere, quindi aveva quella mentalità e quello spirito di gruppo che la portavano a non mollare”.

Tuttavia, la stagione in corso è stata indubbiamente molto complicata e sfortunata, ma nonostante ciò il mister ha ben chiari quelli che sono gli obiettivi da qui alla fine del campionato: “In questo momento e in questa stagione un po’ turbolenta non posso promettere nulla ai tifosi – spiega Gilardino -, l’unica cosa che posso promettere è il massimo impegno da parte dei miei giocatori e del mio staff. Da qui alla fine ci impegneremo al massimo per raggiungere ogni risultato possibile e per poterli quindi rendere felici in questi due mesi. Il nostro obiettivo è riuscire a strappare un sorriso ai tifosi in questa annata un po’ particolare”.

La nostra intervista ad Alberto Gilardino
Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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