Federico Muzzi, gestore del bookshop di San Domenico: “Calo iniziato prima della pandemia, basta turismo Duomo-centrico”. Le nostre interviste ai commercianti di via della Sapienza

Che la pandemia abbia avuto delle ripercussioni drammatiche sul turismo senese non è una novità. Però spesso non si considera che la crisi non è stata uguale per tutti. Infatti, alcune zone del centro città sono state più danneggiate rispetto ad altre, anche perchè già prima dell’emergenza Covid la situazione non era delle più rosee. E’ questo il caso di via della Sapienza, della Basilica di San Domenico e della Casa di Santa Caterina, dove ormai si vedono sempre meno turisti, soprattutto stranieri.

A lanciare l’allarme era stato qualche giorno fa sui social Federico Muzzi, gestore del bookshop di San Domenico, parlando di “luoghi dimenticati”. Muzzi conosce bene i problemi che affliggono la zona e le loro cause: “La situazione non si spiega solo con la pandemia – afferma alla Gazzetta di Siena-, ma inizia nel 2019. Da quello che ho scritto su Facebook sembra che abbia dato le colpe alle guide, ma mi riferivo più alla programmazione dei tour operator che cercano i percorsi più veloci per arrivare al Duomo. E’ una gestione Duomo-centrica. Non sono contro il turismo di massa, Siena ha bisogno di tutti, ma così ci rimette la qualità di quello che diamo al turista, perché in un’ora e mezza di visite gli lasciamo ben poco”.

I turisti di fatto in molti casi nemmeno passano davanti a San Domenico e, scendendo dal pullman che li porta in Piazza Gramsci, vanno direttamente verso Banchi di Sopra. Oppure, sempre per questioni di velocità, non entrano dentro la Basilica, con le guide che si limitano a mostrarla dall’esterno. I numeri non possono fare altro che riflettere queste tendenze: “In queste zone ci sono circa il 60-70% di turisti in meno rispetto a prima – racconta Muzzi -. Nel 2019 i pellegrini erano circa diciannovemila l’anno scorso se è andata bene ne sono arrivati tremila. E’ diminuita anche la quantità dei gruppi, a maggio ne arriverà uno composto da cinque pellegrini con il sacerdote. Per l’estate si naviga a vista, lo scorso anno di questi tempi avevo già diversi gruppi prenotati, ora ne ho solo due o tre”.

Se i turisti non si fermano a visitare San Domenico, allora molto difficilmente passeranno da via della Sapienza. A pagarne il prezzo sono i commercianti di una zona popolata da molti negozi di souvenir, bar, gelaterie e ristoranti. “La nostra non è più una zona di passaggio – spiega una negoziante -, le famiglie e i turisti non vengono più qui. Siamo diventati periferici e gli affari continuano ad avere dei cali molto vistosi. Non c’è più attrattiva, la chiesa di San Domenico viene considerata l’ultima cosa da vedere in questa città. Servirebbe qualche iniziativa che permetta di vivere tutta Siena“.

In questi anni non sono mancate nemmeno le chiusure: “Non essendoci più turisti – racconta un altro commerciante – i negozi purtroppo hanno abbassato le loro serrande. Il problema è legato anche agli affitti. In questi due anni molti negozianti hanno trovato degli accordi con i proprietari, ma qualcuno non ha voluto sentire storie e ha mantenuto l’affitto per intero. Molte attività hanno chiuso per questo motivo”. Non mancano però i più ottimisti: “Ultimamente la situazione sta migliorando – afferma un altro titolare di un negozio -, perché i problemi legati al Covid stanno finendo. Le aspettative sono buone, con l’arrivo della primavera l’andamento sta cambiando“.

Le parole di Federico Muzzi, gestore del bookshop di San Domenico

L’allarme dei commercianti di via della Sapienza

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui