Niente ritorno in classe il 7 gennaio per gli studenti delle superiori

Niente ritorno in classe il 7 gennaio per gli studenti delle superiori. Se ne riparla l’11, sempreché la condizione epidemiologica lo permetta, e comunque al 50 per cento. Questa la decisione presa dal consiglio dei ministri notturno che avrebbe visto andare in scena, proprio sul tema della scuola, uno scontro durissimo all’interno del governo. A questo punto saranno decisive le comunicazioni che verranno date venerdì 8 dal monitoraggio dell’Iss, in quanto alle regioni rosse non verrà consentita la ripresa delle attività in presenza. Al momento, comunque, nessuna regione pare vicina alla soglia d’allerta, tenendo ovviamente presenti le nuove regole per la valutazione dell’indice Rt, approvate proprio ieri.

In questa maniera il governo ha cercato di trovare un’intesa con le Regioni molte delle quali, nel corso della giornata, avevano già annunciato ordinanze per il rinvio: Veneto, Fiuli Venezia-Giulia e Marche addirittura fino al 31 gennaio.Ordinanze che oggi il ministro delle Autonomie, Francesco Boccia, chiederà adesso di ritirare in modo da uniformare su tutto il territorio.  

Verso zona arancione nei weekend

Sul tema delle chiusure, l’impostazione del nuovo decreto in discussione prevede una zona gialla ‘rafforzata’ nei giorni feriali – con il divieto di spostamento tra le regioni e la conferma della regola che prevede la possibilità di spostarsi verso un’altra abitazione nella regione per massimo due persone – e una zona arancione nel fine settimana.

“Dal 7 al 15 gennaio 2021 è vietato, nell’ambito del territorio nazionale, ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra regione o provincia autonoma”.

Il testo prevede anche l’abbassamento della soglia dell’Rt che fa scattare il posizionamento nelle diverse fasce e che sarà in vigore da lunedì 11.

 

Alessandro Lorenzini
Da bambino c’è chi sogna di fare l’astronauta, il calciatore, il pompiere. Io sognavo di fare il giornalista, forse influenzato dalle mie letture, dalle mie canzoni, da qualche film visto al cinema o in tv. Fra mille difficoltà sto provando a portare avanti il mio sogno, con trasparenza e umiltà, mettendoci la faccia (e la firma). Sono nato e vivo a Siena, in una città problematica, ma magica, che ti scaccia e ti abbraccia, che ti allontana e ti spinge a tornare, come una sorta di elastico, in un legame comunque inscindibile per sempre.

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