Al centro delle polemiche il tema del Franci, il Siena Jazz, l’esternalizzazione dei servizi educativi e la gestione delle mense

Si è svolta questo pomeriggio a Siena presso il prato di Sant’Agostino la manifestazione indetta da Potere al Popolo finalizzata alla contestazione delle politiche sull’istruzione e la cultura portate avanti dall’amministrazione comunale senese. Al centro delle polemiche il tema delle classi all’Istituto Franci, il Siena Jazz, l’esternalizzazione dei servizi educativi comunali e la gestione delle mense. A partecipare, oltre a Potere al Popolo, anche Cravos attraverso la testimonianza di un membro del comitato dei lavoratori scuola.

“Siamo qui oggi come Potere al Popolo per contestare la gestione dilettantistica dell’intero settore scolastico e culturale da parte dell’amministrazione De Mossi – si sono così espressi i manifestanti -. Negli scorsi mesi abbiamo assistito a spettacoli imbarazzanti che hanno coinvolto prima il Siena Jazz, poi l’Istituto Franci, il Piccolomini, le mense scolastiche ed infine, recentemente, la questione dei lavori alla Duprè. Come dimenticare, poi il pasticciaccio dell’Asilo Nido Le Biciancole, che si è concluso con l’esternalizzazione accettando un’offerta al ribasso, a spese della qualità del servizio (quindi a spese di famiglie, bambini e lavoratori).”


“In tutto questo – hanno aggiunto – la giunta ha mostrato il suo volto più vero, un volto che purtroppo qua a Siena conosciamo bene, perché è il ritratto identico di quello delle amministrazioni precedenti. Come quelle, infatti, anche la giunta De Mossi ha dimostrato di essere interessata solamente al consolidamento e alla riproduzione del proprio potere, senza alcun rispetto per la dignità delle eccellenze culturali del territorio che dovrebbe tutelare. Inoltre, ha dimostrato una totale incapacità nel garantire la qualità di servizi pubblici essenziali come le mense e nel fornire gli spazi necessari alle scuole (si vedano le faccende della Duprè e dell’indirizzo economico-sociale del Piccolomini, da due anni relegato a Montarioso, in condizioni inadeguate)”.


“Per questo motivo – hanno concluso – oggi chiediamo le immediate dimissioni dell’assessore Paolo Benini, che in tutto questo tempo non ha fatto altro che lanciare insulti e provocazioni, mancando di rispetto ai cittadini, ai comitati e agli stessi istituti. Ha parlato di “sobillatori seriali”, di “analisi faziose”, con toni ed atteggiamenti assolutamente fuori luogo, data la posizione che ricopre. Evidentemente la difficoltà nel trovare risposte concrete lo manda fuori dai gangheri. Crediamo sia più opportuno, per lui, fare un passo indietro”.

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