Nella storia dell’Accademia è rimasta sempre viva la memoria della sera del 5 settembre 1968, quando Carla Fracci fu ospite della XXV Settimana Musicale Senese

L’Accademia Chigiana esprime la più profonda commozione per la scomparsa di Carla Fracci, una delle più grandi artiste della danza internazionale di tutti i tempi, unendosi al cordoglio del mondo dello spettacolo, della cultura e dell’arte.

Nella storia dell’Accademia è rimasta sempre viva la memoria della sera del 5 settembre 1968, quando Carla Fracci fu ospite della XXV Settimana Musicale Senese, in occasione della quale vennero eseguite numerose rarità musicali del passato e importanti novità contemporanee. All’interno della serata teatrale tenutasi al Teatro dei Rinnovati, accanto all’opera Julie, ovvero Il vaso da fiori di Gaspare Spontini, ebbe luogo la prima esecuzione assoluta de Il gabbiano di Roman Vlad, Variazioni danzate e cantate in 3 atti, dall’omonima commedia di Anton Čechov, con la regia di Beppe Menegatti, marito della grande étoile e la coreografia di Loris Gai che fu legato alla Fracci da un lungo sodalizio artistico. Il celebre coreografo e danzatore pistoiese ideò per lei 45 balletti, condividendo spesso la scena con la celebre danzatrice milanese, come in occasione della rappresentazione al Teatro dei Rinnovati. Il cast del balletto vedeva anche la presenza di un’altra celebre danzatrice, la francese Yvette Chauviré, dell’attrice, danzatrice e coreografa Ria Teresa Legnani e di alcuni tra i giovani danzatori che avrebbero caratterizzato la danza italiana dei decenni successivi, come Loredana Furno e Amedeo Amodio. Il compianto Bruno Rigacci diresse l’Orchestra dell’Angelicum di Milano. Il ricordo dell’Accademia Chigiana corre a quello spettacolo di successo, programmato nella stagione successiva dal Teatro dell’Opera di Roma, uno dei molti collezionati nel corso della lunga carriera internazionale di Carla Fracci, «eterna fanciulla danzante» entrata per sempre nella storia del balletto.

Considerata una delle più talentuose danzatrici del Novecento, si è avvicinata alla danza alla fine degli anni ’40 entrando a far parte della Scuola del Teatro alla Scala, che avrebbe abbandonato solo nei primi anni Sessanta, per diventare l’étoile italiana più famosa nel mondo, “la prima ballerina assoluta” scriverà il New York Times. Nella sua lunga carriera è stata nel corpo di ballo del London Festival Ballet, il Sadler’s Wells Ballet (oggi Royal Ballet), lo Stuttgart Ballet e il Royal Swedish Ballet. Ha ballato con tutti i principali danzatori da Rudolf Nureev a Roberto Bolle e ha collaborato con i più importanti coreografi del nostro tempo tra i quali John Cranko, Ugo Dell’Ara, José Rodriguez, Maurice Béjart e Glen Tetley. Dal 2000 al 2010 ha diretto il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. Molti dei suoi lavori sono stati realizzati in collaborazione con il marito, il regista Beppe Menegatti, presente anche la sera della prima esecuzione assoluta de Il gabbiano di Roman Vlad, presso il Teatro dei Rinnovati di Siena.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui