Un gol di Lepri permette alle Zebrette di riacciuffare il risultato all’ultimo minuto

FLAMINIA – PIANESE 2-2
Reti: st 9′ Tascini, 11′ Sciamanna, 26′ Sirbu, 47′ Lepri
Flaminia (4-4-2): Sordini; Staffa, Dominici, Santovito, De Vito; Garufi, Ortenzi, Sirbu, Sarritzu (18′ st Ingretolli); Sciamanna (35′ st Galli), Ancillai (18′ st Paun). A disp. Opara, Battistelli, Celentano, Lazzarini, Traditi, Carta. All. Federico Nofri Onofri
Pianese (3-5-2): Nannelli; Ambrogio (30′ st Kondaj), Folino, Simeoni; Marianeschi, Minnino (29′ st Palma), Marino (32′ st Modic), Ricci, Trovade (48’ st Scuderi); Tascini, Convitto (23′ st Lepri). A disp. Oliva, Gagliardi, Celestini, Rosini. All. Lucio Brando
Arbitro: Angelo Tomasi di Lecce (Russo-Castiglione)
Note: angoli 6-5. Ammoniti Marino, Santovito, Ancillai, Trovade, Marianeschi. Recupero: pt 3′, st 5′

La Pianese pareggia in extremis col Flaminia e non riesce a rompere la maledizione delle vittorie fuori casa. Un vero peccato, considerando che la squadra di Lucio Brando ha comunque disputato un ottima prestazione ed era riuscita a passare in vantaggio, salvo poi capitolare con quello che, di questi tempi, avrebbe vinto la medaglia d’oro per il “miglior gol” della ventesima giornata di Serie D. Alla fine, i bianconeri riacciuffano il risultato grazie ad una papera del portiere avversario.

Inizio in sordina della Pianese che nei primi minuti sbaglia molto, con il Flaminia che però non approfitta mai degli errori di impostazione di retroguardia e centrocampo. Al 5′ il primo squillo è però si marca bianconera, con la volée di Tascini che Sordini para senza problemi. Il numero 9 ex Follonica Gavorrano, dieci minuti dopo, triangola bene con Convitto, che al volo da fuori area concede al portiere avversario la più classica delle parate plastiche per i fotografi. Nei primi minuti la Pianese domina sul piano del gioco, ma è il Flaminia a fare davvero paura al primo affondo: su un bel movimento di Sirbu concluso con un traversone basso, due giocatori laziali – uno dopo l’altro – svirgolano la palla da buona posizione, facendo sfumare l’azione. Al 26′ sempre Sirbu, sulla sinistra, supera Ambrogio e conclude verso l’incrocio dei pali, ma la palla esce a lato di qualche metro. Alla mezz’ora si riaffaccia in avanti la squadra di mister Brando: sull’angolo di Trovade, Tascini colpisce col piattone fa la barba alla traversa. La partita risulta piacevole e corretta, l’arbitro lascia correre su numerosi episodi e questo favorisce un gioco sempre veloce e ininterrotto. I rossoblu casalinghi si affidano alle iniziative dell’esterno Sirbu, il più pimpante dei suoi, che mette in difficoltà la coppia Ambrogio-Folino a più riprese; dal lato opposto le Zebrette vivono delle ripartenza di Convitto, non sempre supportato da un centrocampo che spesso e volentieri arriva secondo sui palloni che transitano in quella zona. Il primo tempo, quindi, finisce a reti bianche.

Le squadre tornano in campo con gli stessi undici della prima frazione. Nemmeno il tempo di iniziare che Tascini, con un avvitamento di testa su cross di Marianeschi, manda il pallone alto sopra la traversa. Al quinto calcio d’angolo battuto, la Pianese ottiene un calcio di rigore: in mischia Folino calcia a botta sicura e il pallone colpisce la mano di Santovito. Tascini batte il penalty, Sordini intuisce e para ma sul tap-in il numero nove insacca. Nemmeno due giri di lancette dopo, il Flaminia perviene al pareggio: l’indomabile Sirbu pesca con un filtrante Sciamanna, che col piattone infila Nannelli in uscita. La partita si fa divertente e dal mancino di Trovade nascono azioni su azioni: l’occasione migliore ce l’ha Folino, che di testa da posizione ravvicinata manda incredibilmente a lato. Dalla parte opposta Ortenzi, con un missile dai 30 metri, impegna Nannelli. I padroni di casa premono e a diciannove minuti dalla fine passano in vantaggio con una perla: è Sirbu, direttamente da calcio d’angolo, a segnare il cosiddetto “gol olimpico” e a ribaltare completamente la situazione. La Pianese non ci sta e subito si riporta in avanti: il neoentrato Kondaj, dopo una corsa di 70 metri e un uno-due con Lepri, a tu per tu col portiere, non centra la porta. Piano piano si giunge al recupero: Sordini, su punizione di Trovade, combina un pasticcio su cui Lepri è il più lesto ad intervenire. Finisce 2-2, un pareggio che fondamentalmente non serve a nessuno.

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