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    Infrastrutture da ammodernare in tutta la Valdelsa

    Bussagli chiede di sistemare l’Autopalio, ma molte sono le strade bisognose di lavori

    La giornata di ieri sarà sicuramente ricordata a lungo, per tutti i disagi che ha creato dal punto di vista del traffico veicolare.

    Colle Val d’Elsa è stata messa a dura prova, a causa della chiusura della Sgc Firenze – Siena, nel tratto in direzione sud tra Colle Nord e Colle Sud, per il ritrovamento di un ordigno bellico.

    Se Anas parla di un carico di circa 30 mila veicoli giornalieri, la giornata di ieri, 8 maggio ha solo confermato quanto si sapeva già, ovvero che le infrastrutture della Valdelsa sono da aggiornare, e che hanno difficoltà a reggere tutto il carico quotidiano.

    Infatti con la superstrada chiusa, la viabilità urbana di Colle ma anche quella di Poggibonsi sono rimaste letteralmente “intasate” per lunghissimi momenti, in primis la statale 68.

    Se il sindaco di Poggibonsi, David Bussagli, ha iniziato a chiedere “di avviare un ragionamento su un progetto di ammodernamento dell’Autopalio”, molti cittadini chiedono anche di ammodernare tutte le infrastrutture che nei decenni sono rimasti praticamente fermi ai tracciati del dopoguerra.

    Il Presidente della Regione Eugenio Giani a Colle Val d’Elsa, pochi giorni fa, aveva elencato i lavori alla 429 in direzione Castelfiorentino e alla Ferrovia tra Empoli e Poggibonsi. Ovvero tutti interventi a nord della Valdelsa senese.

    In quell’occasione è emersa anche la necessità di studiare i collegamenti a sud (verso Siena) e a ovest (verso il mare) della Valdelsa, mettendo mano a progetti concreti per il raddoppio ferroviario fino al capoluogo, ma anche all’ammodernamento della 68 in direzione Volterra, studiando le due circonvallazioni di Campiglia e Castel San Gimignano.

    Sogni o realtà? Sarà il tempo a deciderlo, sicuramente il quadro di ieri è che l’Autopalio, superstrada più “antica” della Toscana necessita di interventi di ammodernamento, ma molte sono le infrastrutture da mettere in sicurezza, le quali spesso passano in secondo piano, mettendo però le città in ginocchio al primo problema della sgc.

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