La SS 68 e la 429 figurano nell’elenco Aci delle strade killer della Provincia di Siena

Come ogni anno, l’Aci ha elaborato i dati del 2021 riguardo l’incidentalità delle strade della Provincia di Siena. Si tratta di una vera analisi del rischio nazionale, che elabora i numeri di tutta Italia, divisa per province.

Il bilancio della nostra provincia ha visto, nell’anno passato, ben 17 decessi e circa un migliaio di feriti da incidente stradale.

A colpire è il fatto che tra le 10 strade più pericolose figurino due della Valdelsa, strade fondamentali per la vita quotidiana del territorio, le quali, pur facendo parte dell’area più sviluppata della Provincia, presentano ancora molti punti di pericolosità.

Si tratta della statale 68 “di Val di Cecina”, nel tratto che riguarda i Comuni di Colle val d’Elsa e Poggibonsi, con 10 incidenti rilevati e 17 feriti, e della 429 “di Val d’Elsa”, dal confine di Certaldo fino a Poggibonsi, per 10 sinistri rilevati e 10 feriti, ed un morto.

Se la 429 è stata negli anni migliorata e potenziata, la vecchia 429 è rimasta non solo aperta, ma anche un tracciato difficile con mille problemi, i quali si fanno sentire. Eppure si tratta di un collegamento molto frequentato, soprattutto per le imprese dirette nell’empolese.

Mentre il collegamento dal Volterrano, e quindi dal mare, della 68, da anni è un vero dramma: un ritardo infrastrutturale che limita la competitività della Valdelsa e in particolare di Colle e Casole. Ma anche una vera e propria “trappola estiva”, in quanto nei fine settimana di luglio e agosto vede triplicare il proprio flusso, diventando in alcune ore un grande serpentone che si snoda lento tra i tornanti, con pericoli sempre in vista e massimo inquinamento.

Occhi puntati, adesso, verso il nuovo governo ma anche verso la programmazione che la Regione Toscana vorrà fare per questo territorio.

Perchè se la locomotiva Valdelsa fino ad oggi è, bene o male, andata avanti, l’arretratezza infrastrutturale è attualmente il primo vero gap se paragonata alle zone produttive del nord della Toscana e dell’Italia.

Pertanto la competitività passerà inevitabilmente da una rivalutazione delle statali della Valdelsa. Sperando…di non arrivare troppo tardi.

Paolo Moschi
Un etrusco con gli occhi puntati sulla Valdelsa. Aperto a tutto quanto si muove nelle città e nei paesi a nord di Siena, per raccontare la vitalità di terre antiche e orgogliose, ma anche dal cuore grande

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