Il candidato sindaco del partito di Calenda: “Le porte per Italia Viva sono sempre aperte, ma non condividiamo la scelta di andare con Castagnini”

Azione si iscrive ufficialmente alla corsa per eleggere il nuovo sindaco di Siena. La scelta del partito di Carlo Calenda, come annunciato da Gazzetta di Siena qualche settimana fa, è ricaduta su Roberto Bozzi, 66 anni, ex sindaco di Castelnuovo ed ex membro del Partito Democratico. A fare rumore però è la rottura del Terzo Polo, il fronte centrista costituito con Italia Viva in occasione delle scorse politiche che dovrebbe dare vita ad un unico soggetto nel panorama nazionale, ma che quindi a Siena correrà diviso.

“A livello nazionale stiamo facendo un percorso con Italia Viva – afferma Bozzi -, ma a livello locale ognuno deve decidere rispetto alla realtà e alla propria comunità. Non siamo chiusi a nessuno, abbiamo già sedici candidati per la lista, che sono la metà rispetto ai trentadue che dovevamo fare con Italia Viva per cui sono ancora benaccetti se cambiassero idea, ma vogliono ragionare con Castagnini, secondo me è un errore”.

Una differenza di strategie per il futuro della città diventata insanabile: “Abbiamo lavorato con Italia Viva a delle interlocuzioni con gli attuali candidati che non hanno portato alle condizioni sperate – racconta Bozzi -. Mi sembra strano che adesso loro, parlando di discontinuità, scelgano di appoggiare l’espressione dell’attuale amministrazione che è Castagnini. Per questo abbiamo deciso di andare da soli“.

Azione vuole in qualche modo rivoluzionare un panorama politico a loro avviso immobile: “Mi candido per l’amore per la mia città – spiega Bozzi -. Azione mi ha chiesto questa disponibilità e ci sono tutte le condizioni per andare avanti. I tempi sono maturi per avere un candidato sindaco che vada oltre la destra e la sinistra in perfetta discontinuità con quello che è accaduto negli ultimi vent’anni. C’è ancora tanto da fare per lo sviluppo economico. Ci sono troppi limiti e regolamenti che non funzionano per chi vuole fare impresa. Poi c’è il tema della sanità e del sociale, c’è bisogno di un forte impulso su questi aspetti. Al Santa Maria della Scala non c’è un direttore e non c’è una sinergia con l’Opera Metropolitana. Infine il rapporto con i comuni limitrofi, Siena è stata grande quando si aperta e non quando si è chiusa”.

Con la candidatura di Bozzi sono ufficialmente sette i candidati a sindaco e potrebbe arrivare anche l’ottavo con il Movimento 5 Stelle che punta Elena Boldrini: “Spero che le tante candidature derivino dalla voglia di dare una mano alla città – prosegue Bozzi -. Azione è un punto di riferimento per tutte le persone che vogliono cambiare e vogliono chiarezza. Siamo ancora la città della muffa, in cui ci sono divisioni e persone che giocano su più tavoli”.

Vincenzo Battaglia
Sono nato a Melito di Porto Salvo (RC) e mi sono diplomato al Liceo Classico di Reggio Calabria. Dopo la maturità, ovvero sia più di sei anni fa, mi sono trasferito a Siena, una città che ormai è più di una seconda casa. Qui ho conseguito una laurea triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Scienze Internazionali e Diplomatiche. Da sempre appassionato alla scrittura, il mio proposito è quello di raccontare ciò che mi accade intorno in modo obiettivo.

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