L’infettivologo è vicino a Marzucchi e Azione, ma nelle ultime ore avrebbe pensato a lui anche la Lega. Difficile l’appoggio del centrosinistra
Sceso in campo ormai da settembre, dando corpo alle voci che lo davano candidato a sindaco da mesi, Emanuele Montomoli si è definito civico, ma aperto ai partiti, “liberale e riformista”. Una definizione un po’ ampia che però apre a tutte le possibilità, compreso l’appoggio del centrodestra.
Di fatto a essere vicino all’infettivologo al momento appare il consigliere comunale Mauro Marzucchi (Siena Aperta, tutt’ora in maggioranza) e Azione di Calenda. Chi non fa troppo mistero di voler appoggiare Montomoli, che come rappresentante del comitato elettorale ha la moglie Sara Pugliese (ex assessore di De Mossi) è il consigliere comunale di Forza Italia Massimo Castellani e nelle ultime ore avrebbe pensato a lui anche la Lega, aprendo a una clamorosa spaccatura nel centrodestra, visto che Fratelli d’Italia e Forza Italia sarebbero più lontani, nonostante incontri e colloqui più o meno informali delle settimane passate. La situazione, però, appare in divenire, anche se è possibile escludere tutto l’appoggio dell’attuale maggioranza di De Mossi, comprese cioè le varie liste civiche esistenti.
Mentre da una parte dunque Montomoli prova a portare avanti il lavoro sul programma, dall’altro si guarda intorno per capire quale appoggio ulteriore riceverà o meno. Difficile, vista la situazione con le primarie incombenti, che tale appoggio possa arrivare dai partiti del centrosinistra.