Un momento della cerimonie 2016 presso Casa Giubileo

SI comincia oggi con un videomessaggio del sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci

Il 28 marzo 1944, sulle pendici del Montemaggio, nel comune di Monteriggioni, si è consumato l’eccidio di 19 giovani partigiani della Brigata Garibaldi da parte dei militi della Guardia Nazionale Repubblicana di Siena.

A partire dal 28 marzo dell’anno successivo, con la Valdelsa che era già stata liberata, mentre l’Italia del nord si trovava ancora sotto l’occupazione delle truppe nazifasciste, un gran numero di persone si è recato a Casa Giubileo e alla Porcareccia per rendere omaggio ad Angiolo BartaliniPiero BartaliniEmilio BerrettiniEnzo BusiniGiovanni CappellettiVirgilio CiuffiFranco CorsinoviDino FuriesiGiovanni GalliAladino GianniniEzio GrassiniElio LapiniLivio LevantiLivio LiviniFolco MartinucciEmilio NenciniOrvino OrlandiniLuigi Vannetti Onelio Volpini, questi i nomi del 19 giovani uccisi nel conflitto a fuoco a Casa Giubileo e nella fucilazione alla Porcareccia. L’unico superstite, tra i partigiani portati alla Porcareccia, è stato Vittorio Meoni. E, dal 1945, il ricordo delle vittime si è tenuto sul Montemaggio, con un notevole afflusso di cittadini, fino al 28 marzo 2019: lo scorso anno, infatti, con lo scoppio della pandemia dovuta al Covid-19, le comunità valdelsane e senesi non sono potute salire alla Porcareccia e a Casa Giubileo per celebrare il 76° anniversario dell’eccidio, ma è stato organizzato un evento online sulla pagina Facebook del Comitato provinciale dell’Anpi di Siena.

Anche per le celebrazioni di quest’anno, visto il perdurare dell’emergenza pandemica, non sarà possibile la partecipazione delle persone e, come concertato con il Prefetto di Siena Maria Forte, le iniziative in presenza saranno limitate ai rappresentati delle istituzioni e dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia.

I 9 Comuni che hanno visto i propri giovani uccisi sul Montemaggio hanno dato vita al “Protocollo di intesa. Commemorazione dell’eccidio di Montemaggio”. Per il 2021 l’ente capofila di questo protocollo è il Comune di San Gimignano che, insieme con la locale sezione Anpi, e in collaborazione con le Amministrazioni di Barberino Tavarnelle, Colle di val d’Elsa, Casole d’Elsa, Certaldo, Gambassi Terme, Poggibonsi, Monteriggioni, Radicondoli, con il patrocinio delle Anpi Nazionale, Provinciale e della Valdelsa, dell’Istituto storico della Resistenza senese e dell’età contemporanea, della Provincia di Siena e della Regione Toscana, ha organizzato una serie di iniziative che avranno il loro culmine in questo fine settimana.

“Il primo momento che abbiamo pensato – ha presentato il programma il segretario della sezione Anpi di San Gimignano, Simone Tabani – è riservato alle scuole tramite la piattaforma Vimeo: si tratta dello spettacolo ‘OFFICINE LIBERTÀ – L’onda della Madonnina’, ideato e realizzato, insieme con la sezione Anpi Atm di Milano, da Gianluca Foglia, in arte Fogliazza, con la sua voce e la sua matita e con le musiche originali eseguite da Emanuele Cappa. Lo spettacolo racconta la commovente storia dello sciopero dei tranvieri di Milano contro l’oppressione fascista, del marzo 1944. Abbiamo scelto questa rappresentazione per far conoscere ai ragazzi un episodio avvenuto nello stesso periodo dell’Eccidio di Montemaggio: un’altra storia di coraggio e di libertà che è necessario raccontare ai giovani per ricordare l’importanza della partecipazione alla vita democratica”



Quindi, questa mattina alle 11, sarà il sindaco di San Gimignano Andrea Marrucci ad aprire le commemorazioni con un videomessaggio online. E il primo cittadino di San Gimignano ha dichiarato: “Il 28 marzo 1944 è una data che portiamo nei nostri cuori, nel ricordo dei diciannove giovani partigiani trucidati dai militi della Repubblica fascista di Salò sul Montemaggio. E il Montemaggio è il luogo sacro della nostra coscienza civile. Quest’anno il protocollo di intesa che lega tutti i Comuni che dettero i natali ai partigiani caduti, individua San Gimignano come ente capofila. Un onore per la nostra Amministrazione, un momento particolarmente significativo per me che sono nipote di un partigiano (Guido Lisi, ndr). A causa della pandemia, abbiamo messo in piedi assieme all’Anpi, che ringrazio, un programma di eventi obbligatoriamente online, ma non mancheremo, come istituzioni locali, di rendere il doveroso onore ai caduti per la libertà, con la deposizione delle corone di alloro”.

Proprio per evitare assembramenti e per rispettare le norme anti-contagio, non sarà possibile la presenza abituale della cittadinanza: “Ma sarà immutato lo spirito di gratitudine e di riconoscenza verso chi, giovane allora, scelse di sacrificare la propria vita per dare a noi la libertà. Per questo – ha concluso Marrucci – voglio rivolgere un sentimento di vicinanza personale e istituzionale alle famiglie dei caduti, nella consapevolezza che non solo la Valdelsa, ma l’Italia tutta, è debitrice per il sacrificio dei martiri di Montemaggio”.

Dopo il videomessaggio del sindaco di San Gimignano proseguiranno le iniziative online: “Dalla mattina di sabato 27 marzo – ha proseguito Tabani – sarà possibile consultare la nuova sezione dedicata ai contenuti riguardanti la storia di Montemaggio sul sito ‘Armadio della Memoria’, visitabile all’indirizzo: http://www.armadiodellamemoria.it/, contenuti che saranno condivisi sui canali social delle nostre sezioni Anpi”.

“E, domenica 28 marzo, alle 10, prima nel piazzale Martiri di Montemaggio e poi nel Cimitero comunale di San Gimignano deporremo 3 corone in omaggio ai caduti di Montemaggio. Successivamente, altre corone saranno deposte in località La Porcareccia ed a Casa Giubileo. Queste iniziative, purtroppo, non saranno aperte a tutti. Quindi, alle 16 di domenica, sulla pagina ‘San Gimignano Accade online’, alla presenza degli autori Alessandro OrlandiniRiccardo BardottiMichelangelo BorriPietro Clemente e Laura Mattei, sarà presentato il libro Storia della Resistenza senese, edito nel febbraio 2021 da Betti editore” ha concluso Tabani.

Leonardo Antognoni

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