L’impianto riaprirà il 17 maggio nel rispetto delle norme vigenti. Consentito l’utilizzo degli spogliatoi ma vietato l’accesso alle docce. Ecco tutto quello che c’è da sapere

E’ tutto pronto per la riapertura della piscina dell’Acquacalda, gli impianti saranno nuovamente accessibili da lunedì 17 maggio, secondo i protocolli stabiliti dal Comitato Tecnico Scientifico. Consentito l’utilizzo degli spogliatoi ma divieto di accesso alle docce e poi misurazione della temperatura all’ingresso e registrazione dei dati di accesso delle persone fino a 15 giorni, sono solo alcune delle norme da rispettare per la ripartenza. Inoltre mentre la vasca esterna sarà accessibile a tutti, quella interna sarà fruibile solo dagli atleti e dalle persone con disabilità.

“La vasca esterna sarà accessibile da tutti, abbiamo già allestito gli ombrelloni tenendo conto della giusta distanza, siamo pronti – ha fatto sapere Simone Pacciani, presidente Comitato Uisp di Siena – la parte interna sarà aperta per chi fa riabilitazione, per i disabili e per gli agonisti. E comunque, almeno fino a giugno, sarà possibile accedere solo nelle ore più calde, dalle 12 alle 19”.

Nonostante le limitazioni imposte c’è voglia di tornare ad assaporare quella tanto attesa normalità: “Siamo chiusi da ottobre, non abbiamo potuto fare i corsi di nuoto. Però abbiamo sfruttato questi momenti per terminare i lavori di riempimento delle vasche e di manutenzione ordinaria, insomma non vediamo l’ora di ripartire”.

“Certo – ha ammesso – sarà una apertura particolare, con gli spogliatoi accessibili ma le docce chiuse. Tutto il complesso è stato messo in sicurezza con dei percorsi all’ingresso e all’uscita, riorganizzati anche gli spazi tenendo conto delle distanze, il sistema continuo di sanificazione, misurazione della febbre all’ingresso e il mantenimento dei dati di accesso delle persone per 15 giorni, come richiede la normativa. E’ tutto pronto”.

Adesso non rimane che attendere lunedì 17: “Siamo pronti, stiamo anche allestendo i campi estivi, potremmo essere operativi dal 10 giugno ma aspettiamo i decreti. Speriamo si ritorni quanto prima alla normalità, ma soprattutto – ha concluso il presidente – speriamo di non fermarci più”.

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