In conferenza stampa sono stati riportati i risultati della maxi-perizia smontando i dubbi della famiglia. Il comandante dei carabinieri Schiavone : “Spinto da terzi? Non compatibile con le riprese del filmato”

La maxi-perizia ha confermato che tutti i dati rilevati sono compatibili con l’ipotesi di suicidio. Circa mille pagine di relazione della maxi-perizia chiesta dalla Commissione parlamentare d’inchiesta. Le indagini condotte dai carabinieri di Ros, Ris, Racis e di medici legali hanno confermato l’ipotesi del suicidio senza ombra di dubbio.

Il comandante dei Ris, Sergio Schiavone presso Palazzo Macuto a Roma ha dichiarato che David Rossi sarebbe stato cosciente nel momento della caduta e che, dalla simulazione effettuata con il manichino antropomorfo, l’ipotesi di caduta e la dinamica è quella secondo la quale “Rossi si tiene aggrappato con le mani alla barra di protezione e si lascia cadere nel vuoto con la parte anteriore verso il palazzo con il moto a candela“. Aggiungendo inoltre: “altre ipotesi con la presenza di terzi che lasciano cadere il dottor Rossi riproducono ipotesi di caduta non compatibili con le dinamiche di caduta. Abbiamo ipotizzato due moti di precipitazione, uno a candela e l’altro con scorrimento sulla sbarra e abbiamo realizzato simulazioni con manichini antropomorfi virtuali”.” Unico giallo ancora da chiarire le lesioni riportate sul corpo di Rossi. Nove lesioni, in tutto, che non sono compatibili con il meccanismo di precipitazione.

La super perizia, come anticipato, smonta anche altri indizi a favore della pista dell’omicidio. Come, ad esempio, il luccichìo ripreso dalle telecamere di sicurezza che in un primo momento sembrava fosse imputabile all’orologio di Rossi, caduto dopo la sua morte. In realtà i Ris hanno evidenziato che si trattava di una goccia d’acqua sullo specchio della telecamera.

Infine un altro video, di una seconda camera di sicurezza, già inviato alla procura di Genova. “È di una seconda telecamera di video sorveglianza e individua due soggetti che alle 20.01 escono da piazza dell’Abbadia — ha detto il presidente della commissione parlamentare Zanettin —. Un video tenuto fino ad ora segreto e già trasmesso alla procura di Genova perché contrasta con tutti gli atti processuali in cui era stato detto che c’era un unico video relativo ai momenti successivi alla caduta di Rossi“. La Procura ha già fatto accertamenti.

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