Parla il Presidente dell’Associazione Proprietari e Allevatori di Cavalli da Palio Andrea Calamassi

“Non ci siamo fermati, anche se l’emergenza sanitaria ha cancellato tutte le attività che avevamo in essere, ma che saremo pronti a riprendere non appena saremo liberi da questo maledetto virus. A cominciare dal progetto che abbiamo costruito con l’Istituto Agrario di Siena (in pratica un percorso di alternanza scuola – lavoro sul cavallo da Palio ndr)”.

Il Presidente dell’Associazione Proprietari e Allevatori di Cavalli da Palio Andrea Calamassi è stato eletto a fine novembre 2019 e, dopo pochi mesi, tutto si è fermato a causa del Covid.

“L’unica cosa che siamo riusciti a portare in fondo in questo anno deleterio – prosegue Calamassi – è stata in occasione della prima riunione di corse a pelo a Pian delle Fornaci, quando abbiamo messo in palio una monta di Bomario da Clodia tra gli iscritti al Premio che sponsorizzavamo.

Un’iniziativa invece che ci ha risollevato il morale è stato quando siamo andati in aiuto al Circo che a causa della pandemia è da mesi bloccato a Isola d’Arbia. Abbiamo portato loro il mangime per gli animali e siamo stati davvero felici di poter dar loro una mano”.

Un anno buio dunque il 2020, a livello di parco cavalli cosa ci dobbiamo aspettare dal 2021?

“Una cosa positiva intanto è il calendario di addestramento stilato dal Comune, che è stato incrementato come appuntamenti e che comincia già il 20 di marzo. Il dubbio è ovviamente il meteo. E se la pioggia, come è successo altre volte, dovesse rendere impossibile correre sui circuiti di Mociano e Monticiano, secondo me, si potrebbe usare la pista di Pian delle Fornaci, almeno per far provare il canape ai cavalli giovani. Certo, non è una pista adatta per allenare i cavalli da palio, lo so bene, ma, in caso di maltempo, potrebbe essere un’alternativa da sfruttare per provare la mossa, dato che è anche di proprietà dell’amministrazione comunale”.

I rapporti tra amministrazione e associazione come sono?

“In questo momento non ci sono, perchè ci sono state ovviamente faccende molto più urgenti, ma gli obiettivi restano comuni: la sicurezza dell’animale e la salvaguardia della Festa innanzitutto, poi tutto il resto. Certamente non siamo degli avvoltoi che aspettano l’errore di qualcuno per giudicare. Gli intenti sono gli stessi, quindi non vedo perchè non debba esserci armonia. Bisognerebbe solo camminare un po’ più di pari passo”.

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