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    Fondazione Mps e Comune lanciano un grande concerto estivo con la Chigiana e una mostra su Caravaggio nel 2022

    Le proposte lanciate da Carlo Rossi, presidente della Fondazione Mps durante il consiglio comunale monotematico sul futuro della città

    “Una mostra nel 2022, dal titolo provvisorio ‘Siena e il naturalismo caravaggesco’ e un concerto estivo in collaborazione con l’Accademia Chigiana”. Sono due iniziative a cui sta lavorando la Fondazione Mps con il Comune di Siena. Li ha annunciati il presidente di Palazzo Sansedoni Carlo Rossi, durante il consiglio comunale monotematico sul futuro della città.

    “Nel 2019 la Fondazione Mps – ha detto fra le altre cose Carlo Rossi – ha proposto ‘Siena 2030’, come punto di riferimento andamento sull’andamento economico e sociale. Allo stesso tempo con questa proposta abbiamo lanciato idea di una progettualità di medio termine, abbinandola alla sostenibilità. Su questo dobbiamo lavorare con unità delle istituzioni”.

    E’ intervenuto durante il dibattito anche il Rettore dell’Università degli studi Francesco Frati. “L’ università contribuisce su tanti aspetti – ha detto il rettore -, da quello culturale a quello economico. I nostri studenti riempiono di vita la città. Sul tema economico, l’università porta a Siena tredicimila studenti fuori sede, sono ragazzi che dal punto di vista economico lasciano 100-120 milioni di euro ogni anno. Poi c’è bilancio da Università da 170 milioni di euro, tre quarti dei quali lasciati sul territorio con stipendi, servizi e opportunità. Un indotto di circa 250 milioni di euro. E poi possibilità di dare lavoro a 1800 dipendenti, un lavoro salvaguardato nel tempo. Abbiamo avuto in questo periodo difficile da tutto il territorio, dalle Contrade che hanno messo a disposizione i loro spazi. Abbiamo continuato a lavorare per gran parte delle nostre attività, svolte pur con qualche sacrificio. Nonostante la pandemia, abbiamo portato avanti progetti di ricerca e sviluppo, come per esempio Santa Chiara Lab e SaiHub, aspetti legati al cibo. Senza dimenticare l’attività ‘tipica’, come quella delle biblioteche rimaste aperte”.

    “Le cose sono andate meglio qui che in altri luoghi – ha detto il segretario della Cgil di Siena Fabio Seggiani -, ma Siena sta subendo tantissimo la crisi occupazionale, che ancora non è finita. Gli effetti sociali sono pesantissimi. Abbiamo perso centinaia di posti di lavoro nel settore degli stagionali del turismo. La città potrà rialzarsi, ma lo deve fare non rincorrendo la contingenza. Bensì riuscire a creare un paracadute per domani. E’ un ragionamento da fare tutti insieme, le istituzioni e le parti sociali devono ragionare su quale visione deve avere la città. Siena ha grande eccellenze, ma niente sarà come prima. Guardiamo ai trecento posti di lavoro in bilico con Hidden Partner. Su Mps non riusciamo a capire che direzione si possa prendere, la vicenda di Whirlpool si è paradossalmente risolta grazie alla pandemia, ma siamo preoccupati per cosa possa accadere poi”.

    “Ci sono basi solide – ha concluso Seggiani – partendo da formazione e università. Credo che questa città debba costruire il futuro sul distretto industriale delle scienze della vita. Bisogna mettersi attorno a un tavolo per capire come si costruisce un distretto. L’altro asse è quello del turismo, che questa città deve ripensare, non solo perché è un aspetto fondamentale della sua economia, ma perché ha molti aspetti legati al turismo. Va ripensato il turismo mordi e fuggi: attraverso infrastrutture, pacchetti stanziali per il territorio. Siena lo può fare se lavora con il territorio circostante. Il problema delle infrastrutture è annoso, è un grande freno di sviluppo del territorio provinciale. Abbiamo un gap anche dal punto di vista informatico. Il superbonus edilizia è un altro pezzo da mettere in moto immediatamente”.

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