Scuola, la disperazione dei docenti precari. Vigni: “Concorso straordinario con argomenti non previsti dal programma ministeriale e niente sanatoria. Chiediamo che la bozza venga rivista”
Si torna a parlare di scuola e di docenti precari, che da anni aspettano l’occasione di potersi finalmente stabilizzare. Un’opportunità che gli insegnanti speravano di vedersi concretizzare a seguito dell’emergenza Covid ma che, stando alle proposte fatte dal Governo, appare ancora più distante e nebulosa.
Tutto ha inizio con il blocco dei corsi di abilitazione del 2014. “Quel blocco ha comportato una serie infinita di precari – dichiara Giacomo Vigni, professore di psicologia all’istituto Caselli di Siena – Sono docente da 8 anni. Fino al 2008 c’era la Sis e le persone entravano in graduatoria. Dal 2008, più nulla. C’è stato solo un Tfa difficilissimo con argomenti impossibili che solo in pochi sono riusciti a fare”.
Adesso, si prospetta un nuovo concorso straordinario che, a detta di Vigni e dei docenti che si sono uniti nel Direttivo Precari Scuola Toscana, continua a non favorire i lavoratori. “Anche nel nuovo concorso hanno inserito argomenti che non compaiono neanche nel programma ministeriale. Addirittura è stato inserito l’inglese B2. Quello che passa, è che non vogliano stabilizzare i nostri contratti”.
Il professor Vigni parla anche del periodo appena vissuto, quello caratterizzato dalla Dad (didattica a distanza). “Noi ci siamo sempre stati, anche nel periodo della Dad non abbiamo mai mollato ed abbiamo cercato di aiutare le famiglie ed i ragazzi in tutti i modi possibili. Non è stata un’esperienza facile e sicuramente ha avuto un forte impatto emotivo sia su di noi che sugli studenti. Speravamo in una sanatoria per i precari, come era stata annunciata, ma poi il ministro ha cambiato idea. Non solo: adesso verranno aggiornate e cambiate le graduatorie, quindi i punti sostegno non si possono portare sulla materia. I master, inoltre non varranno più 3 punti ma 0,50. Chiediamo che questa bozza venga rivista“.
L’intervista completa
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