Chiusa l’indagine per stalking che ha coinvolto l’ex comandante della Polizia Municipale
Si è conclusa, con la notifica agli interessati della consegna degli avvisi di conclusione, l’indagine sul caso che ha riguardato l’ex comandante della Polizia Municipale di Siena Cesare Rinaldi e la moglie Cristina Casini. Oltre ai due già oggetto di misure cautelari quali la sospensione dalla propria attività professionale e l’obbligo di distanziamento dalle vittime, risultano indagate altre cinque persone con l’ipotesi di reato di stalking e l’accesso abusivo allo sdi (il sistema informatico d’indagine in uso alle forze dell’ordine).
SI tratta di un agente dei servizi segreti e di quattro Carabinieri che, secondo gli inquirenti, avrebbero aiutato Rinaldi ad accedere a informazioni riservate per “perseguire” le vittime.
Lo scorso 23 settembre i legali di Rinaldi avevano presentato ricorso contro le misure cautelari.
Secondo il gip Roberta Malavasi, nelle sessantuno pagine che motivano le misure, alcune azioni dei due principali indagati che avrebbero provocato “un perdurante e grave stato di ansia, nonché il timore della propria incolumità e quella dei propri familiari”, con comportamenti “reiterati”. Nelle sessantuno pagine sono contenuti diversi particolari dell’indagine, che ha portato Rinaldi ad essere sollevato dall’incarico di Comandante.
