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A Fanali Accesi: lo Straordinario fra incertezze, speranze e segnali

La rubrica settimanale di Alessandro Lorenzini

Il Palio di luglio non ci sarà, quello di agosto quasi, forse possiamo sperare in uno Straordinario. E’ ancora un clima di incertezza quello che siamo costretti a respirare e che respireremo probabilmente fino (almeno) al 31 luglio. Lo stato di emergenza, così si chiama la fase in cui, in sostanza, il governo può prendere provvedimenti, per l’appunto, di emergenza, durerà fino a quella data. I divieti di assembramento, gli obblighi di distanziamento rendono impossibile realizzare i quattro giorni per come li conosciamo. Del domani (inteso come il dopo 31 luglio) non c’è però certezza, perché nessuno può avere una lucida sfera per capire quali potranno essere le decisioni governative per agosto e settembre.

Possiamo solo presupporre, ma non sappiamo come e quanto verranno allentate le misure anti Covid e le restrizioni. Viviamo alla giornata, dunque. O quasi. Cercando di cogliere quei segnali di (ri)nascita che ci danno sia un numero minore di contagiati, sia l’avanzata della campagna di vaccinazione, che oggettivamente dovrebbe portare a una minore circolazione del virus.

Tutto rimandato, dunque, al 31 luglio per il Palio Straordinario, fermo restando che per la Carriera dell’Assunta una decisione definitiva potrebbe arrivare anche prima, intorno alla metà di luglio. Se l’organizzazione e la prima decisione in relazione ai Palii spetta infatti all’amministrazione comunale, è il Prefetto di Siena Maria Forte che dovrà dare il via libera definitivo e fino alla conclusione dello stato di emergenza, non ci sono margini: è stato, del resto, il messaggio che ha trasmesso il sindaco di Siena Luigi De Mossi al consiglio comunale (e dunque alla città) al momento dell’ufficializzazione dell’annullamento del Palio di luglio, lunedì scorso. Il maggiore consesso cittadino è arrivato proprio dopo l’incontro del sindaco con Prefetto e Questore, colloquio che ha “fotografato” la situazione attuale per quanto riguarda le rigide normative anti Covid, a partire dal divieto assoluto di assembramenti.

Al momento la linea è chiara. Lo spiraglio per la Carriere del 16 agosto c’è, ma è molto ristretto: ci vorrebbe un mezzo miracolo, tanto da far crollare tutti i dettami e i protocolli che arrivano da Roma e rimangono in vigore anche in questa fase, pure nelle zone bianche.

Una Carriera Straordinaria potrebbe invece avere maggiori margini, se calendarizzata fra fine settembre e inizio ottobre: a quel punto potrebbe essere stata già raggiunta l’immunità di gregge, con la conseguente caduta delle restrizioni. Come recita l’articolo 2 del regolamento del Palio si potrebbe andare in deroga rispetto alla data del 31 marzo entro la quale dovrebbe pervenire la proposta per lo Strardonario, anche se poi tale motivazione dovrebbe essere trovata e, soprattutto, dovrebbero essere convocate le quattordici assemblee (le tre contrade sotto squalifica non andrebbero al voto) con dieci popoli dovrebbero dire di sì. In caso di estrazione, poi, Nicchio, Oca e Tartuca sconterebbero un Palio di squalifica.

Siena conserva ovviamente la speranza di poter celebrare il suo rito per eccellenza, con un punto fermo, anch’esso ribadito dal sindaco Luigi De Mossi: impossibile pensare di vivere quattro giorni di festa con restrizioni, ovvero senza la socialità che è peculiarità imprescindibile del Palio di Siena, al di là dei tre giri sul tufo che ne sono la sua sublimazione. Si può anche pensare di lavorare su certi aspetti e su certi protocolli, ma di fronte alle restrizioni attuali e che dovrebbero rimanere almeno fino alla fine del sopracitato stato di emergenza, meglio rimandare tutto al 2022, nella speranza che la pandemia sia definitivamente alle spalle. In quel caso potrebbe anche essere avviato l’iter per uno Straordinario “dedicato” alla conclusione della pandemia, che si affiancherebbe alle Carriere del 2 luglio e del 16 agosto.

Chiosa finale su tutt’altro argomento. Il Siena riparte da Giorgio Perinetti come punto fermo dell’area sportiva. Non c’è bisogno di troppi commenti.

Buona domenica

eliofanali.wordpress.com

Da bambino c’è chi sogna di fare l’astronauta, il calciatore, il pompiere. Io sognavo di fare il giornalista, forse influenzato dalle mie letture, dalle mie canzoni, da qualche film visto al cinema o in tv. Fra mille difficoltà sto provando a portare avanti il mio sogno, con trasparenza e umiltà, mettendoci la faccia (e la firma). Sono nato e vivo a Siena, in una città problematica, ma magica, che ti scaccia e ti abbraccia, che ti allontana e ti spinge a tornare, come una sorta di elastico, in un legame comunque inscindibile per sempre.

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