Whirlpool Siena: 50 mila unità prodotte in più rispetto al 2019

Cinquantamila “pezzi” in più nel 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019. “A Siena produzione +50 mila unità prodotte rispetto al 2019 di congelatori”. Lo ha detto al tavolo l’Ad Whirlpool Emea, Luigi La Morgia durante la trattativa con governo, sindacati e azienda per capire la situazione del gruppo in Italia. Nonostante il dato senese, tuttavia, i problemi del gruppo rimangono.

Ancora nessuna soluzione concreta all’orizzonte, infatti, per il sito Whirlpool di Napoli: il Mise infatti, per mano di Invitalia, starebbe ancora vagliando l’interesse di nuove aziende. Il governo ha rinviato tutto al 31 luglio prossimo, data in cui conterebbe di portare a casa “soluzioni concrete supportate dai business plan dei potenziali acquirenti” da presentare ai sindacati. E lo stesso ministro Patuanelli assicura, “il governo farà di tutto per garantire la produzione a Napoli. E stiamo costruendo con Invitalia non solo una piano A ma anche un possibile piano B nel caso Whirlpool lasci Napoli”. Benzina sul fuoco per i sindacati, delusi e furibondi: i tempi sono troppo stretti e il tavolo Whirlpool sembra replicare lo stesso schema di altre reindustrializzazioni ancora in alto mare. Per questo, il 7 luglio prossimo la parola passerà al coordinamento dei delegati Fim, Fiom, Uilm di tutto il gruppo ma la parola d’ordine sembra già decisa: mobilitazione.

Intanto, comunque vada, il 31 ottobre Whirpool avvierà la chiusura della produzione di elettrodomestici di alta gamma: non ci saranno altre proroghe, dice lo stesso La Morgia, mettendo in fila i numeri di una crisi post covid non solo europea ma anche italiana.

I dati post-Coronavirus snocciolati da Whirlpool al tavolo non sembrano ottimisti: ” a livello europeo per il 2020 si prevede un calo di 2 milioni delle unità prodotte, dovuto al forte crollo del secondo trimestre” dice ancora La Morgia elencando la situazione degli altri siti italiani: Cassinetta (forni, frigoriferi e microonde) produzione -7/8% sul 2019; Melano (piani cottura) produzione -10%; Comunanza (lavasciuga e lavatrici da incasso) – produzione -6/7%. Siena è dunque l’unico sito in positivo.   La preoccupazione è che però dopo Napoli sia proprio lo stabilimento senese a poter essere oggetto di dismissione.

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