Ha fatto discutere il passaggio del critico d’arte e parlamentare nella cittadina poliziana, in zona rossa (come il resto d’Italia) per le festività pasquali

A Montepulciano è scoppiato il caos in seguito alla visita di Vittorio Sgarbi, acclamato critico d’arte e deputato parlamentare, tra la domenica di Pasqua e il successivo lunedì di Pasquetta. Il sindaco di Sutri, in provincia di Siena per assistere al concerto della pianista olandese Gile Bae (ospite del Festival di Pasqua), aveva inizialmente “battezzato” il suo arrivo in zona pubblicando un video dall’autostazione di Chianciano Terme – che però ha indicato dicendo “vicino a Montepulciano”, scatenando così l’ira degli abitanti termali -, in cui attaccava virologi e governo definiti “peggio dei nazisti”, rei di imporre al popolo di restare chiusi in casa e, soprattutto, di costringere a portare la mascherina all’aperto. Questo è stato però soltanto l’inizio della due-giorni di polemiche, scoppiate anche dal momento in cui, con il decreto fatto ad hoc per le festività pasquali, nessuno avrebbe potuto spostarsi se non per motivi ben specifici: a meno di improbabili esenzioni per i parlamentari, nemmeno il critico d’arte avrebbe potuto viaggiare, e per questo è stato beccato nei commenti della sua pagina Facebook.

Qualche ora dopo, infatti, un ulteriore caso è però venuto a galla, per poi essere quasi immediatamente rimosso dai social network. Sgarbi, una volta arrivato a Montepulciano, ha visitato il Museo Civico Pinacoteca Crociani, ubicato a pochi passi da Piazza Grande, la piazza principale della città dove sorge il Duomo e il Palazzo Comunale. L’ultimo Decreto, però, prevede la chiusura dei musei nei periodi di zona rossa, cosa testimoniata anche sul sito della stessa Pinacoteca, in cui è scritto chiaramente che “Durante la zona gialla il museo sarà aperto ogni giovedì e venerdì solo su prenotazione”. La pagina Facebook della Pinacoteca, a testimonianza della vicenda incriminata, aveva pubblicato alcune foto scattate la mattina stessa, prontamente eliminate una volta accortisi dell’errore. Quella che vedete sopra, ad esempio, mostra il critico nei pressi della Sala 5, nelle immediate vicinanze dell’ “Incoronazione di Maria Vergine” di Jacopo di Mino del Pellicciaio e del “San Francesco” di Francesco Traini, due tempere poste al primo piano del trecentesco Palazzo Neri Orselli.

Nella stessa giornata, sempre nel corso del “tour” del parlamentare a Montepulciano, altre foto, stavolta pubblicate da Don Domenico Zafarana, parroco di San Biagio e della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, sono salite agli onori delle cronache. Sebbene anch’esse siano state rimosse in tempi record, le istantanee mostravano la visita del parlamentare al suddetto tempio poliziano e alla vicina Canonica: mascherine inesistenti o portate sotto al naso, distanziamento limitato e quanto altro hanno contribuito a far crescere il malcontento tra i pochi che sono riusciti a vedere il post su Facebook.

La reazione dei residenti poliziani non ha tardato ad arrivare. Il disappunto popolare si è subito indirizzato contro le autorità comunali: “Tutta Italia si è sacrificata per il secondo anno a Pasqua e Pasquetta e vedere Sgarbi e gli amministratori vari e di vario tipo spassarsela per Musei a farsi i selfie è normale che faccia rabbia. Soprattutto delude, in un contesto come quello che stiamo vivendo, il comportamento dei nostri amministratori, poco attenti alla psicologia della propria comunità” è soltanto uno dei commenti degli abitanti di Montepulciano, seguito da un meno tranquillo “Del deputato poco mi frega, qui è Montepulciano a tutto tondo che ha dato il peggio di sé, peggio che mai e peggio di sempre”. In seguito ai fatti raccontati, però, l’amministrazione comunale non è ancora intervenuta a calmare le acque.

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