Il critico ha scritto un post sulla scomparsa del motociclista Dupasquier tirando in ballo il Palio e paragonando la morte dei cavalli a quella dei piloti

Come perdere l’occasione per tacere. Quella che ha perso Vittorio Sgarbi pubblicando un post sulla morte del pilota diciannovenne di Moto3 Jason Dupasquier, in seguito all’incidente accaduto ieri sulla pista del Mugello, durante le qualifiche del Gran Premio d’Italia.

Sgarbi, oltre a criticare in maniera pesante lo sport del motociclismo, ha tirato in ballo anche il Palio di Siena, facendo un paragone di dubbio gusto tra la vita dei cavalli e quella dei piloti. Superfluo dire che il post ha scatenato una marea di commenti, tutti negativi. Ecco il post:

“Mi chiedo che senso abbia praticare sport in cui si mette continuamente a rischio la propria vita e quella degli altri. Una competizione non può diventare una sfida alla vita. A quali princìpi s’ispira uno sport del genere? Pero qualcuno non vuole il Palio di Siena per non mettere a rischio i cavalli. I ragazzi sì, i cavalli no?”

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