Fermata autobus, piazza Gramsci
Autobus in piazza Gramsci

Ecco le impressioni del presidente della Tiemme sulla bufera del trasporto pubblico e sulle sfide affrontate durante il lock down

Continua la bagarre sul bando relativo all’assegnazione del trasporto pubblico locale, la ormai nota vicenda che ha visto Autolinee Toscane (società che fa riferimento alla francese Ratp) avere la meglio su Mobit, il consorzio di cui fanno parte diversi operatori del trasporto toscano tra cui Tiemme Spa. A seguito dell’indagine della Procura di Firenze e l’avviso di garanzia per l’ipotesi di turbativa d’asta a carico del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, la situazione vive di una serie di botta e risposta che non sembrano concludersi. Torna a parlare della vicenda il presidente della Tiemme Massimiliano Dindalini, che ci ha spiegato anche come la società di trasporto ha affrontato il momento di crisi causato dal lock down.

Sulla vicenda Tpl, “si attende il pronunciamento del Consiglio di Stato sugli ultimi atti amministrativi della Regione – dice lo stesso presidente -, previsto per l’8 ottobre, sono state avviate altre procedure importanti”. Queste dinamiche vengono viste da Massimiliano Dindalini come un “lascito di un contenzioso che non tende ad esaurirsi” in un gioco in cui “ognuna delle parti in causa vuole aver riconosciute le proprie ragioni”. Ed ancora sulla vicenda e sugli sviluppi che hanno coinvolto le società che fanno capo a Mobit, il presidente di Tiemme sottolinea: “Quello che stiamo facendo, lo facciamo per tutelare la proprietà delle aziende e soprattutto la qualità del servizio che crediamo di avere sempre dato. Quindi il nostro non è un atto strumentale come lo si vuole far passare, ma cerchiamo di far valere le nostre ragioni, quelle degli azionisti, dei comuni e dei cittadini che indirettamente ne ripercorrono le vicende e gli esiti”.

“Quello che in questo momento ci preoccupa – aggiunge Dindalini- è garantire un servizio di qualità ai nostri passeggeri, come abbiamo sempre fatto nei dieci anni in cui esiste Tiemme”. In questo senso la pandemia ha rappresentato un banco di prova per l’azienda (che ha peraltro chiuso il bilancio 2019 in positivo), costretta a riconfigurare il modo di organizzare il lavoro in maniera sicura per conducenti e passeggeri. “Non è stato semplice – incalza il presidente – l’emergenza ci ha costretto a prendere immediatamente dei provvedimenti. Ciò ha comportato uno sforzo organizzativo ed economico per riuscire a dotare gli autisti delle protezioni necessarie”.

Ad oggi il servizio sembra essere tornato alla normalità almeno per quanto riguarda la frequenza delle corse ma diverse sono le novità di questa nuova realtà tra contingentamento delle persone a bordo, fino alle misure di sicurezza che sono ormai parte della nostra quotidianità.

Intervista a Massimiliano Dindalini Presidente Tiemme

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