In consiglio comunale il voto sulla Fondazione di partecipazione del Santa Maria della Scala

E’ stato convocato per mercoledì 28 aprile il consiglio comunale di Siena. All’ordine del giorno, fra gli altri punti, quello sulla votazione dello Statuto che porterà alla creazione della Fondazione di partecipazione del Santa Maria della Scala. Nasce dunque il nuovo ente che punta a valorizzare il complesso museale.

Lo statuto creerà di fatto una Fondazione di partecipazione che avrà il Comune di Siena sempre come socio di maggioranza e che proverà a catalizzare fondi privati e pubblici. Il nuovo cda della Fondazione nascerà entro poche settimane: il primo sarà di nomina pubblica e durerà fino al 31 dicembre 2023. Chiunque andrà a ricoprire la carica di sindaco alla fine dell’attuale mandato, avrà quindi la possibilità di nominare i consiglieri di parte pubblica. Nella prima fase la Fondazione provvederà a darsi un codice etico, nominare un direttore e verificare le funzionalità dello Statuto. Insomma dovrà accedere il motore del Santa Maria della Scala per farne un polo di eccellenza mondiale e porre le basi per attirare altri soci che poi faranno parte della nuova governance del complesso museale e entreranno dunque nel prossimo consiglio di amministrazione.

La commissione comunale che ha dato vita al documento che andrà in consiglio comunale ha approvato lo statuto a maggioranza (voto contrario di Masi del Pd). E’ stata guidata dal sindaco Luigi De Mossi anche nella sua veste di assessore alla cultura. Fra le particolarità del documento, viene disegnato un Santa Maria della Scala in continua evoluzione, a partire dal fatto che l’attuale parte adibita a complesso museale deve fare i conti con una parte strutturale di circa 18mila metri quadri tutta da sistemare (basta pensare a i tre cantieri esistenti attualmente).

Non solo museo, quindi, ma anche un lungo elenco di attività artistico culturali in tutte le sue espressioni, contenute proprio nello statuto: la Fondazione dovrà promuovere anche la crescita culturale, portando il complesso del Santa Maria della Scala a essere un polo divulgativo-scientifico di livello internazionale e sarà uno strumento di espressione e comunicazione dell’immagine di Siena nel mondo. Accanto questo tipo di attività è interessante scoprire come lo Statuto preveda anche una serie di attività strumentali e accessorie, fra cui, fra l’altro, è prevista la possibilità di produzione di spettacoli teatrali di ogni genere, documentari e film, cosa che potrà permettere di accedere a contributi del Mibact. La struttura del Santa Maria, infine, rimarrà comunque di proprietà comunale e sarà inalienabile.

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