In onore del trentennale dalla morte del fotografo Luigi Ghirri

Venerdì 11 novembre al Teatro dei Segni di Modena debutta “Album Ghirri. Dentro e fuori dai margini di tutte le cose“, un progetto di Francesco Chiantese per Accademia Minima, in dialogo con l’Archivio Luigi Ghirri e la famiglia Ghirri, nell’ambito delle iniziative per il trentennale della morte del fotografo. Con Elisa Bartoli e Matteo Pecorini; prodotto da Accademia Minima in residenza presso La Corte dei Miracoli, Siena.

Un percorso di scrittura innovativo che affonda le proprie radici nella tradizione che ha visto l’ideazione e buona parte della sua maturazione negli ultimi due anni proprio a Siena e proprio in quell’universo di relazioni sghembe e particolari che è la Corte dei Miracoli, nella palazzina Livi, dell’ex ospedale psichiatrico della città.

Lo spettacolo infatti nasce da una serie di seminari in giro per l’Italia ed in vari contesti (spazi teatrali, centri culturali, comunità per minori, laboratori di fotografia) a partire dalle foto del grande fotografo Emiliano prematuramente scomparso. Proprio partendo dalle stanze della Corte, ed attraverso delle dinamiche teatrali, più di centocinquanta persone sono state messe in contatto con le immagini di Ghirri, sono state fatte giocare con le sue fotografie, ed hanno restituito impressioni, racconti, suggestioni, ricordi che sono finiti nel materiale strutturale che Elisa Bartoli (attrice, danzatrice senese) e Matteo Pecorini (attore ed autore fiorentino) assieme a Francesco Chiantese hanno rielaborato e portato in scena.
Uno spettacolo che nasce quindi dall’incontro indiretto tra Ghirri e tantissime persone, ciascuna con la propria biografia. Attori, allievi di teatro, fotografi, immigrati, immigrati minori non accompagnati, ma anche ospiti di residenze per anziani e bambini.

Lo spettacolo si è nutrito, quindi, del clima ricco della Corte dei Miracoli; ma lo ha anche nutrito, graziae anche al passaggio presso l’associazione senese di grandi fotografi come Tano D’Amico, alla possibilità di registrare podcast come quello con il fotografo Berengo Gardin e di tanti spettacoli di artisti importanti nel panorama
nazionale che oramai sono di casa a Corte.

In album Ghirri si racconta questo particolare processo creativo; è uno spettacolo che, malgrado veda solo due attori in scena, vuole essere profondamente corale. Le foto di Ghirri vengono declinate, tradotte, in linguaggi altri, dalla danza alla musica, dal linguaggio teatrale a quello quotidiano. Un gioco, dove si ride e ci si commuove.

Francesco Chiantese si occupa di artigianato teatrale e strumenti di dialogo. Lo fa nel senso puro del termine, attraverso la produzione di spettacoli, la consulenza a compagnie teatrali e la cura di percorsi formativi; e nel senso lato, utilizzando il teatro come strumento di dialogo interculturale tra comunità ed al servizio dei territori, dei loro luoghi, delle loro tradizioni, delle loro prospettive.

Album Ghirri porta dentro tutto questo; venerdì, quindi, in uno dei teatri più vivi della città emiliana, all’interno del festival Trasparenze della geniale compagnia Teatro dei Venti, per festeggiare uno dei più grandi fotografi italiani che vanta foto esposte nei più importanti musei del mondo, ci sarà un pezzo di Siena. Speriamo presto di poterlo vedere in città.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui